Page 76 - Pablo Picasso
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composizione, che verrà trasferita pressoché integralmente su una tela
           di dimensioni più ampie, attinge la vera monumentalità solo nella sua

           versione definitiva, nella quale, libera dalle allusioni mondane presenti
           nello schizzo, si arricchisce di una poesia sommessa e di una vibrante
           emotività grazie ai suoi spazi sconfinati.

              Nel  1912,  Ludwig  Coellen,  autore  di  una  delle  primissime
           valutazioni  critiche  dell’opera  di  Picasso,  trovò  una  spiegazione

           neoplatonica  all’interesse  del  pittore  per  i  problemi  spaziali:  il  puro
           spazio  è  fonte  di  tutti  i  colori  e  di  tutte  le  forme,  luogo  d’origine
           dell’essenza spirituale di tutti i fenomeni.[48]
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