Page 190 - Pablo Picasso
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artista  contemporaneo,  una  delle  molte  immagini  di  Picasso  che  si
           sarebbero impresse nella mente dei contemporanei. Molto di quel che

           fu detto su Picasso negli anni Dieci in lingua russa resta assolutamente
           valido,  e  oggi  lo  stiamo  riscoprendo.  «È  teoricamente  impossibile
           assumere»,  scrisse  Pertsov,  «che  una  semplice  natura  morta,  una

           bottiglia, un piatto con frutta, una fiala da farmacista, possano essere
           così intrisi di sentimenti di negazione universale e di incommensurabile

           disperazione.  Provate,  però,  a  entrare  nella  sala  di  Picasso...  e
           assisterete al miracolo.»[122]
              Già in precedenza Chulkov aveva espresso lo stesso sbalordimento:

           «C’è  una  natura  morta  di  Picasso:  brocche  di  terracotta  e  bottiglie
           collocate sul bordo di un tavolo, sospinte in un angolo. Il colore di una

           sobrietà  ascetica,  un’apparente  semplicità  nel  disegno,  neppure  un
           cenno di artificiosità... e, allo stesso tempo, un’incredibile, strabiliante

           espressività della forma con emozioni di straordinario significato che a
           queste forme idealmente corrispondono, come solo un genio avrebbe

           potuto fare! Non conosco dipinto più spaventoso di questa natura morta
           di Picasso».[123]














































                             Il pittore e la modella, 1963. Olio su tela, 130 x 162 cm,
                                     Museo Español de Arte Contemporáneo.
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