Page 120 - Pablo Picasso
P. 120

incisioni, in cui Picasso si arrende al flusso della memoria e della libera
           associazione, c’è una lastra, la numero 38, che sembra un’eco di quel

           lontano 1908. L’anziano artista siede nella penombra del suo studio di
           fronte a un’enorme tela incombente: studia la propria opera, in cui tre
           nudi colossali vivono nella loro autonoma realtà; uno di essi, che nel

           disegno  e  nella  struttura  presenta  tratti  cubisti,  si  erge  di  fronte
           all’artista, le mani sui fianchi, e lo studia, così minuscolo ed effimero

           in confronto a loro.
              Secondo gli studiosi, nel 1908, Tre donne occupò per molti mesi la
           mente di Picasso,[73] e i suoi sforzi, in quel periodo, evolvono, di fatto,

           sullo sfondo di quest’opera, che dominava lo studio dell’artista e reca
           tracce  di  molte  altre  sue  produzioni,  sia  pittoriche  sia  scultoree,

           sviluppatesi  parallelamente.  Pertanto,  l’interesse  di  Picasso  per  la
           riproduzione  di  volumi  su  una  superficie  piatta  è  inseparabile,  nel

           1908,  da  quello  per  la  scultura,  mentre  è  solo  nel  1909  che  l’artista
           entra in contatto con l’esperienza puramente pittorica di Cézanne, che

           muove da una colorazione di piani puramente bidimensionali inclinati
           in un senso o nell’altro, giungendo alla modulazione del volume per
           mezzo di minute pennellate generatrici di forma.





































                                     Il bagno, 1908. Olio su tela, 38 x 62,5 cm,
                                       Museo dell’Ermitage, San Pietroburgo.
   115   116   117   118   119   120   121   122   123   124   125