Page 48 - Il Perugino
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Tondo della Vergine col Bambino tra due sante e due angeli


                Il Tondo della Vergine col Bambino tra due sante e due angeli è

                un dipinto a olio su tavola (diametro 148 cm) del Perugino e di
                Andrea d'Assisi detto l'Ingegno, databile al 1490-1492 circa e

                conservato nel Museo del Louvre di Parigi.


                In precedenza l'opera si trovava a Palazzo Corsini di Roma, ove
                ci rimase fino al 1817, anno in cui fu venduta a un francese, che
                la  cedette  nel  1825  all'antiquario  Nieuwenhuys  al  prezzo  di

                17.000 franchi.
                Da  quest'ultimo  pervenne  a  Guglielmo  II  d'Olanda  e  quindi  –

                nel 1850  alla vendita del cui patrimonio – arrivò al Museo del
                Louvre che la pagò 53.302 franchi.


                In un sereno paesaggio campestre, tra dolci colline che sfumano

                in lontananza punteggiate da segni della presenza umana, si apre
                una  sorta  di  nicchia  rettangolare  con  basso  parapetto  e
                pavimento  a  scacchi  in  cui  si  trova  il  trono  della  Vergine  col

                Bambino, affiancata dalle sante Rosa e Caterina d'Alessandria,
                mentre  dietro  di  esse,  poggianti  sulla  balaustra,  si  levano  due

                angeli oranti in posizione simmetrica.

                L'opera mostra una fase di transizione dell'arte del Perugino in

                cui  le  figure  in  primo  piano  assumono  un'importanza  sempre
                maggiore, arrivando ad essere esse stesse il metro che definisce

                i rapporti spaziali e volumetrici dell'intero dipinto.
                La  stesura  pittorica  si  deve  forse  in  larga  parte  ad  Andrea

                d'Assisi  detto  l'Ingegno,  un  collaboratore  di  Perugino  negli
                affreschi  della  Cappella  Sistina,  che  ancora  più  del  maestro

                seppe coniugare la delicatezza dell'insieme con una precisione
                lineare e con gli accordi cromatici.


                La composizione è bilanciata accuratamente, con una luce che
                modella dolcemente i corpi dei protagonisti, secondo un ideale



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