Page 61 - Diventa un artista del disegno
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con una corrispondente perdita nell'espressione della forma plastica.
Alle pag. 76 e 77 una riproduzione di un disegno presente al British
Museum, attribuito a Michelangelo, viene confrontata con una di Degas
che si trova al Louvre. Il primo è realizzato dal punto di vista della linea e
il secondo da quello del volume. Entrambi contengono linee, ma nel
primo caso le linee sono i contorni delle forme tattili e nell'altro i confini
dei volumi visivi. In quello di Michelangelo la silhouette è soltanto il
risultato del sovrapporsi di ricche forme considerate a tutto tondo. Ogni
muscolo e osso è stato mentalmente realizzato come una cosa concreta e il
disegno eseguito come un'espressione di tale idea. Da notare anche il
ritmo della linea, il senso di energia e di movimento trasmesso dalle curve
ondulate, e confrontatelo con ciò che viene detto più avanti (pag. 216)
riguardo il significato ritmico delle curve ondulate.
Poi confrontatelo con il Degas e osservate l'attitudine mentale
completamente diversa con cui questo disegno è stato realizzato. Invece di
ottenere dei contorni quali il risultato delle forme sentite come cose
concrete, in entrambi i casi viene prima considerata la silhouette, e poi si
arriva al senso plastico (mai così perfetto come nell'altro disegno)
dall'accurata considerazione delle forme dei volumi.
Notate anche la maggiore attenzione al carattere individuale nel Degas,
osservate il pathos di quelle braccia sottili e denutrite, e la mano che
sostiene la stanca caviglia; quanto è individuale tutto ciò. Che storia
diversa racconta questa piccola figura rispetto a quella di fronte alle luci
della ribalta! Osservate con quale simpatia sono stati esplorati i contorni
alla ricerca di quegli accenti che esprimono tutto ciò.