Page 35 - Diventa un artista del disegno
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Ma torniamo alla nostra mente infantile. Mentre lo sviluppo della
percezione delle cose è proseguito, il lato puramente visivo della
questione, l'osservazione dell'immagine sulla retina per quello che è in
termini di forma e colore, è stato trascurato; trascurato fino al punto che
quando il bambino prova a disegnare, #il senso a cui ricorre non è la
vista#. L'idea mentale del mondo oggettivo che è cresciuta nella sua
mente ora è legata più direttamente al tatto che alla vista, alla forma che
ha tastato piuttosto che all'aspetto visivo.
Perciò se gli si chiede di disegnare un viso, la pensa prima di tutto come
un oggetto che ha un contorno continuo nello spazio. Questo è ciò che la
sua mente concepisce istintivamente come linea.
Poi, rappresenta i capelli con una fila di lineette che escono dal contorno,
tutta intorno alla parte superiore. Pensa agli occhi come due punti o due
cerchi, o come due punti nei cerchi, e al naso né come un triangolo né
come una linea a forma di L. Se vi toccate il naso ne capirete il motivo.
Di fronte avete la linea a L, e se toccate intorno troverete che i due lati si
incontrano in cima e alla base unendosi, suggerendo così il triangolo. Allo
stesso modo, la bocca è un'apertura con una fila di denti, che
generalmente vengono disegnati anche se raramente si vedono, ma ci sono
sempre se ci si tocca la bocca. (vedi diagramma I poco più giù)
Questo è, a mio avviso, un discreto modello del primo disegno fatto da un
bambino normale, e, a giudicare da alcuni antichi scarabocchi dello stesso
tipo che ricordo di aver notato incisi su un muro a Pompei, e dai disegni
dei selvaggi in genere, sembra essere un modello piuttosto universale. É
una cosa davvero sorprendente, e per quanto ne so, non è ancora stata
evidenziata, che in questi primi tentativi di disegnare la vista non viene
consultata. Un uomo cieco non disegnerebbe in modo diverso, se potesse
vedere per disegnare.
Se la vista fosse il primo senso interpellato, e venisse ricercato l'aspetto