Page 228 - Diventa un artista del disegno

Nei dipinti la scala del lavoro non è di grandissima importanza, perché un

dipinto o un disegno hanno il potere di dare l'impressione di grandi

dimensioni su una piccola scala.

La proporzione che si può afferrare più facilmente è la metà, due parti
uguali. É la più priva di varietà, e perciò di vita, ed è impiegata soltanto

quando si desidera un effetto di grande quiete e distacco dalla vita; e

perfino allora, non è mai stata priva di una certa varietà nelle parti minori
per conferire vitalità. Un terzo e un quarto, e in realtà qualsiasi
proporzione in parti uguali, sono altre proporzioni che si colgono

facilmente e partecipano in misura minore alle stesse qualità della metà.

Perciò questa uguaglianza di proporzioni dovrebbe essere evitata, tranne

in quelle rare occasioni nelle quali si desiderano effetti lontani dalla natura
e dalla vita. La natura sembra detestare le uguaglianze, non crea mai due

cose uguali o della stessa proporzione, se può evitarlo.

Tutti i sistemi basati sulle uguaglianze, come molti sistemi moderni di

riforma sociale, sono una cosa artificiale, sono prodotti dell'era delle
macchine. Infatti è questa la differenza tra la natura e la macchina: la

natura non produce mai due cose uguali, la macchina non produce mai
due cose diverse. L'uomo potrebbe risolvere subito il problema sociale se

lo si potesse produrre in unità uguali.

Ma se tutti gli uomini fossero simili e uguali, dove sarebbe la vita e il

piacere di esistere? Se ne andrebbe con la varietà. E nelle proporzioni,
come nella vita, la varietà è il segreto della vitalità, da sopprimere soltanto

dove si desidera un effetto statico. Nell'architettura l'uguaglianza delle
proporzioni si trova più spesso, poiché le qualità statiche della quiete sono

più importanti qui che nella pittura.

Le si trova in tutti i raffinati edifici in cose come le file di colonne o di
finestre di uguali dimensioni e distanza tra loro, o nella continua

ripetizione delle stesse forme nelle modanature, eccetera. Ma perfino qui,