Page 210 - Diventa un artista del disegno
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che toccano le note emotive profonde, si può dire degli ampi toni opachi.
         Il senso di infinito suggerito da un vasto cielo azzurro senza una nuvola,
         visto sopra un'ampia e spoglia pianura, ne è un esempio evidente. E, per lo

         stesso motivo armonico, una calma serata ha un'espressione molto serena

         e infinita.

         La luce in declino oscura la terra e accresce il contrasto tra questa e il
         cielo, con il risultato che il paesaggio verso ovest si riduce praticamente a

         un  solo  tono  scuro,  che  si  staglia  nettamente  contro  l'ampio  chiaro  del
         cielo.



         E  il  grazioso  fascino  delle  linee  curve  che  ondeggiano  in  un  ritmo

         armonioso  attraverso  una  composizione  possiede  un'analogia  con  i  toni

         sfumati. Watteau e Gainsborough, maestri del fascino, lo sapevano, e nelle
         loro  composizioni  più  affascinanti  l'armonia  di  toni  si  fonda  su  un

         principio di gradazioni di tono, che ondeggiano e si intrecciano tra loro in
         un ritmo armonioso attraverso tutta la composizione.




         Gli  ampi  toni  opachi,  con  le  loro  profonde  associazioni,  qui  sono  fuori
         luogo,  e  vengono  impiegati  raramente,  se  non  mai.  Nel  loro  lavoro
         vediamo un mondo nel quale le influenze deprimenti di pensieri profondi

         e della loro espressione sono molto lontani. Non è permesso a note più

         profonde  rovinare  la  gaiezza  di  questo  mondo  paradisiaco.  Watteau  ha
         creato un paese da sogno tutto suo, nel quale un'umanità stanca si è da

         sempre  deliziata,  e  tutti  i  pensieri  seri  sono  lontani  e  la  mente  prova
         sollievo nella contemplazione di cose piacevoli.



         E  molto  di  questo  fascino  è  dovuto  al  bel  gioco  tra  un  crescendo  e  un

         diminuendo  nei  valori  tonali  su  cui  si  basano  le  sue  composizioni,  così
         estraneo  alla  semplice  struttura  di  volumi  opachi  alla  quale  l'arte  più

         primitiva e austera deve la sua forza.
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