Page 153 - Diventa un artista del disegno
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composizione;  e  si  possono  trovare  spesso  dove  l'espressione  della
         sublimità o uno qualunque tra i più profondi e intimi sentimenti sono in
         evidenza.




         Le  file  di  colonne  in  un  tempio  greco,  o  i  gruppi  di  linee  verticali
         all'interno  di  una  cattedrale  gotica,  sono  esempi  della  sublimità  e  della

         forza  che  possiedono.  Il  necessario  gioco  che  permette  la  vitalità,  il
         "tremito", come abbiamo chiamato tale qualità in un capitolo precedente,

         nel caso del tempio greco è dato dalla sottile curvatura delle linee delle
         colonne e dei gradini, e dalla ricca varietà delle sculture, e nel caso della

         cattedrale  gotica  dal  taglio  approssimativo  dei  blocchi  di  pietra  e  dalla
         varietà nel colore della pietra.




         Ma parlando in generale, nell'architettura gotica questa particolare qualità
         del  "tremito"  o  del  gioco  della  vita  è  notevole  in  tutte  le  parti,  poiché

         l'equilibrio sta più nella varietà che nell'unità. Al singolo operaio è stata
         data  molta  libertà  e  gli  è  stato  permesso  di  esercitare  il  suo  gusto

         personale.  I  capitelli  delle  colonne,  le  cuspidi  delle  finestre  e  le
         decorazioni venivano raramente ripetuti, ma variati a seconda del gusto

         del  disegnatore.  Raramente  si  tentava  una  elevata  rifinitura,  e  spesso  i
         segni dello scalpello venivano lasciati visibili nella muratura in pietra.




         Tutto  ciò  conferiva  un  calore  e  un'esuberanza  di  vita  a  un  bell'edificio
         gotico che in confronto fa sembrare freddo un edificio classico. La libertà

         con cui le nuove parti venivano aggiunte a un edificio gotico è un'ulteriore
         prova del fatto che il suo fascino principale non consiste nella concezione

         dell'unità dell'insieme.



         D'altra  parte,  un  bell'edificio  classico  è  il  risultato  di  una  concezione

         generale  a  cui  ogni  parte  deve  rigorosamente  adeguarsi.  Qualsiasi
         aggiunta fatta anni dopo di solito è disastrosa. Si tenta sempre un'elevata

         rifinitura,  non  si  permette  ad  alcun  segno  degli  strumenti  né  ad  alcuna
         individualità del disegnatore di rovinare la perfetta simmetria dell'insieme.

         Sarà  più  freddo,  ma  che  perfezione  nella  sublimità!  L'equilibrio  qui  sta
         dalla parte dell'unità piuttosto che della varietà.
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