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importanza nel dare unità a una composizione.
Parallelismo
Quando gruppi di linee in un dipinto risultano essere paralleli tra loro
producono un'accentuazione della particolare qualità che la linea può
possedere, una sorta di effetto prolungato, come l'accordo prolungato di
un organo, il cui effetto è molto più forte di quello dello stesso accordo
suonato staccato. Tale qualità prolungata ha una grande influenza nello
stabilizzare e unire il vostro lavoro.
Questo parallelismo può essere utilizzato con successo soltanto con le
linee più semplici, quali una linea diritta o una curva semplice; non è mai
consigliabile impiegarlo con forme complicate, tranne che negli schemi
decorativi. Blake ama molto l'effetto prolungato conferito dal
parallelismo, e utilizza molto spesso la ripetizione di linee curve e diritte
nelle sue composizioni. Notate in Tavola I della serie di Giobbe, a pag.
186, l'utilizzo di questa qualità prolungata nel parallelismo dei dorsi delle
pecore sullo sfondo e il flusso ascendente parallelo delle linee delle figure.
In Tavola II è impiegato nelle linee curve delle figure su entrambi i lati del
trono in alto, e nei due angeli con la pergamena nell'angolo a sinistra.
Dietro queste due figure si può notare di nuovo questo metodo per
accentuare, con la ripetizione, la calma linea dei dorsi delle pecore.
La stessa cosa si può vedere in Tavola XXXI, B, dove il parallelismo delle
linee del dorso delle pecore e delle gambe delle figure sedute crea un
senso di pace in contrasto con la violenza del messaggero giunto a
raccontare della distruzione dei figli di Giobbe. L'enfasi che il
parallelismo conferisce alla sinfonia di linee particolari è ben illustrata in
tutta l'opera di Blake. Blake è una miniera di informazioni sull'argomento
del ritmo della linea.
Confrontate A con Tavola XXXI, C: notate come la qualità emotiva