Page 130 - Diventa un artista del disegno
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X. IL RITMO
La questione del Ritmo in ciò che chiamiamo le Belle Arti è talmente
vaga, e ha ricevuto così poca attenzione, che per affrontarla è necessario
un po' di coraggio, o forse di temerarietà. E nel proporre le seguenti
frammentarie idee in cui sono incappato nella mia limitata pratica,
desidero che siano accettate soltanto per ciò che sono, poiché non
riconosco in loro alcuna autorità vera e propria. Tuttavia possono servire
da stimolo, e offrire degli spunti con cui lo studente può studiare la
questione da solo.
La parola ritmo è qui utilizzata per indicare il potere posseduto da linee,
toni e colori, attraverso il modo in cui sono ordinati e organizzati, di
influenzarci, in qualche modo come fanno le diverse note e le
combinazioni di suono nella musica.
E proprio come nella musica, dove i suoni ci influenzano senza avere una
diretta relazione con la natura, ma fanno appello direttamente alla nostra
vita interiore, così nella pittura, nella scultura e nell'architettura #vi è una
musica che ci attrae direttamente a prescindere da qualsiasi significato che
possa essere associato con la rappresentazione dei fenomeni naturali#. Vi
è, per così dire, una musica astratta di linee, toni e colori.
Il pericolo del movimento naturalistico dell'Ottocento è stato l'aver
dirottato la nostra attenzione da questo fatto fondamentale dell'arte verso
la contemplazione di interessanti realizzazioni delle apparenze,
realizzazioni spesso ricche di suggestioni poetiche dovute alle
associazioni legate agli oggetti dipinti come cose concrete, ma non sempre
rese direttamente significative quali espressioni artistiche; mentre invece
#è compito dell'artista collegare forme, colori e toni dell'aspetto naturale a
questa qualità musicale astratta, con la quale non dovrebbe mai perdere il
contatto anche nel più dettagliato dei suoi lavori#.
Poiché solo così, solo quando sono legate al ritmo, le forme, i toni e i
colori delle apparenze acquisiscono il loro pieno potere espressivo e