Page 214 - Nomi & Nomi
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V - Nomi di origine maschile




                                                         Valente
                                               SIGNIFICATO: che è sano e forte
                                                      ORIGINE: etrusca
                                                   ONOMASTICO: 26 luglio
     È distribuito in tutta Italia anche nelle varianti Valento, Valenzio, Valenzano e soprattutto nella
     forma alterata Valentino, largamente in uso anche al femminile, affermatasi a partire dagli anni
     Venti per la fama dell’attore del cinema muto Rodolfo V., pesudonimo di Rodolfo Guglielmi,
     nativo di Castellaneta, morto nel 1926. Alla base del nome V. è il prenome di probabile origine

     etrusca Vala, di significato ignoto; più comunemente quindi si rapporta l’origine del nome al
     gentilizio di età repubblicana Valentius derivato da valere, ‘stare bene in salute’, significato che
     attribuisce al nome un intento augurale. In ambienti cristiani il nome si è diffuso per il culto di s.
     Valente vescovo e confessore di Verona morto nel 531 e di s. Valentino prete di Roma, martire
     sotto Claudio nel 268, protettore delle coppie di fidanzati e festeggiato il 14 febbraio. Il nome si
     è  riaffermato  dagli  anni  Sessanta  grazie  al  successo  di  un  personaggio  affascinante,  la
     protagonista della notissima serie di fumetti ideata da Guido Crepax. Tra i personaggi famosi,
     due donne: l’attrice teatrale italiana Valentina Cortese e la prima astronauta donna nella storia,

     la sovietica Valentina Tereskova. Dolce, delicato, allegro, tenero, V. diffonde nei cuori che gli
     stanno vicino la pace e il desiderio di amore. Agli altri dà molto e molto pretende in cambio;
     non avrà in tutta la sua vita nemmeno un nemico, poiché la sua dolcezza e suoi sorrisi sono
     disarmanti. È un uomo da amare e non da odiare.
     Corrispondenze:  segno  della  Bilancia.  Numero  portafortuna:  7.  Colore:  blu.  Pietra:  zaffiro.

     Metallo: rame.

                                                Valentino   Valente

                                          Valeriano figlio di   Valerio



                                                   Valerio Valeria

                                             SIGNIFICATO: che sta bene in salute
                                                       ORIGINE: latina
                                                  ONOMASTICO: 29 gennaio
     È diffuso in tutta Italia, soprattutto al Nord e in Toscana. Riprende il gentilizio latino divenuto
     nome individuale Valerius, appartenuto a tre imperatori romani, al console romano del IV secolo

     a.C. Marco V. Corvo, al poeta latino del I secolo d.C. V. Flacco, al poeta del I secolo a.C.
     Publio V. Catone e a numerosi santi. È discretamente in uso anche il patronimico Valeriano, che
     fu  il  nome  dell’imperatore  Publio  Vicinio  V.  morto  nel  260  d.C.  In  ambienti  cristiani  si
     ricordano s. V. vescovo di Treviri; s. Valeria, moglie di s. Vitale, molto venerata nella città di
     Milano, madre dei santi Gervaso e Protaso; s. Valeriano martire, convertito assieme al fratello
     Tiburzio, marito di s. Cecilia, festeggiato il 14 aprile. Aristocratico, decadente, ambizioso, V.
     adora i viaggi che compie più che per arricchimento spirituale per una esigenza di nuovo, di

     diverso,  un’incapacità  ad  adattarsi  alle  abitudini  quotidiane,  un’ansia  continua  che  lo  spinge
     altrove.  La  sua  massima  ambizione  è  pertanto  la  fuga  perenne:  poter  sempre  sfuggire  dalle
     proprie responsabilità e da se stesso è un lusso al quale tiene più che a qualsiasi bene materiale.
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