Page 211 - Nomi & Nomi
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ONOMASTICO: 16 maggio
     Il nome è diffuso nel Centro-Nord, soprattutto in Toscana anche nella variante Uboldo e deve la
     sua diffusione principalmente al culto di s. U. vescovo di Gubbio nell’XI secolo, difensore della
     città  minacciata  dal  Barbarossa  e  autore  di  una  riforma  ecclesiastica  volta  a  pacificare  le
     fazioni politiche cittadine. S. U. è venerato come patrono di Gubbio e di Perugia: in suo onore si

     svolge annualmente la famosa corsa folcloristica dei ceri. Intuitivo, perspicace, intelligente, U.
     riesce a sbrogliare le situazioni più difficili. Paziente, tollerante, generoso, è un vero amico da
     non lasciarsi sfuggire. Retto, discreto, rispettoso, è capace di mettere ordine nella vita degli
     altri  ma  non  nella  sua.  Corrispondenze:  segno  del  Cancro.  Numero  portafortuna:  1.  Colore:
     bianco. Pietra: rubino. Metallo: ferro.



                                                         Uberto
                                             SIGNIFICATO: illustre per il suo senno
                                                     ORIGINE: germanica
                                                 ONOMASTICO: 3 novembre
     È un nome diffuso in tutta Italia anche nelle varianti Ugoberto e Oberto. Si è diffuso per il culto
     di s. U. vescovo di Liegi, di stirpe nobile, morto nel 727 e venerato come protettore della caccia
     e  dei  guardiacaccia.  La  tradizione  popolare  raccontava  infatti  che  la  sua  conversione  era
     avvenuta per l’incontro che U. ebbe, durante un partita di caccia, con un cervo che sosteneva tra
     le corna un crocifisso. La variante Oberto ha avuto fortuna sia grazie alla fama del personaggio
     di O. re di Irlanda, sposo di Olimpia nell’Orlando furioso dell’Ariosto, sia, nell’Ottocento, per

     il successo ottenuto dall’opera lirica di Giuseppe Verdi Oberto, conte di San Bonifacio. Forte,
     temerario, lottatore nato, U. agisce prima di riflettere, ingaggia battaglie furibonde ma sempre
     per  una  giusta  causa.  Il  suo  cuore  generoso  è  attento  agli  oppressi,  emarginati,  bisognosi,
     indifesi ed è per loro che è pronto a lottare anche con violenza inaudita.
     Corrispondenze:  segno  dell’Ariete.  Numero  portafortuna:  2.  Colore:  blu.  Pietra:  zaffiro.
     Metallo: ferro.


                                                  Uboldo   Ubaldo

                                                           Ugo

                                                SIGNIFICATO: pensiero, senno
                                                     ORIGINE: germanica
                                                   ONOMASTICO: 1 aprile
     È  un  nome  diffuso  in  tutta  Italia,  anche  nelle  varianti  Ugolino  tipica  del  Piemonte  e  della
     Toscana, Ugone e Uguccione. È una forma abbreviata, affermatasi però con valenza di nome
     proprio,  di  antichi  nomi  composti  con  il  primo  termine  germanico  hugu,  ‘pensiero’,  come

     Ugobaldo  e  Ugoberto.  Fu  il  nome  di  U.  il  Grande,  duca  di  Francia,  del  figlio  U.  Capeto
     arcivescovo di Reims e re di Francia, di U. re di Provenza, incoronato re d’Italia a Pavia nel
     926; del conte Ugolino della Gherardesca, nobile pisano rinchiuso per tradimento nella torre dei
     Gualandi, dove fu lasciato morire di fame con i figli, episodio ripreso da Dante Alighieri nel
     canto XXXIII dell’Inferno della sua Divina Commedia; del pittore e incisore del XV secolo U.
     da Carpi, inventore della tecnica della stampa a chiaroscuro. Si è diffuso in ambienti cristiani
     per il culto di s. U. il Grande, abate benedettino nel monastero di Cluny, autore della riforma

     cluniacense  contro  la  rilassatezza  e  l’indisciplina  degli  ambienti  ecclesiastici  del  tempo  e
     contro la simonìa.
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