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della Difesa e delle località vicine si occupavano dell'incendio e dei
soccorsi. La prima stima dei danni è enorme; tuttavia il Pentagono
dovrebbe riaprire domattina. Si stanno individuando uffici sostitutivi per i
locali sinistrati dell'edificio".
Arrivata per prima sul luogo, l'agenzia Reuters annuncia che il
Pentagono è stato colpito dall'esplosione di un elicottero. Questa notizia è
confermata telefonicamente alla Associated Press dal membro dei
democratici Paul Begala. Qualche minuto dopo il dipartimento della
Difesa corregge l'informazione: si trattava un aereo. Nuove testimonianze
contraddicono le prime due e confermavano la versione delle autorità: Fred
Hey, assistente parlamentare del senatore Bob Ney, ha visto cadere un
Boeing mentre guidava sull'autostrada adiacente il Pentagono. Il senatore
Mark Kirk stava uscendo dal parcheggio del Pentagono dopo aver fatto
colazione col segretario alla Difesa, quando un grosso aereo si è
schiantato. Il segretario in persona, Donald Rumsfeld, esce dal suo ufficio
e si precipita sul luogo per soccorrere le vittime.
Intervengono i pompieri della contea di Arlington. Quattro squadre della
FEMA (Federai Emergency Management Agency), l'agenzia federale
d'intervento in caso di catastrofe, li raggiungono, come pure il corpo
speciale dei pompieri dell'aeroporto Reagan. Verso le 10,10 l'area del
Pentagono che è stata colpita crolla.
La stampa è tenuta lontana dal luogo della tragedia per non intralciare i
soccorsi e si deve accontentare di filmare i primi body bags (sacchi per i
cadaveri) mentre vengono allineati in silenzio in un ospedale da campo.
Ma l'Associated Press riesce a recuperare alcune fotografie dell'arrivo dei
pompieri scattate dall'inquilino di un palazzo accanto.
Thierry Meyssan 6 2002 - L'Incredibile menzogna