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dimensioni. Nessuno ha avuto la tracotanza di attribuire l'incendio a un
aereo kamikaze. Un quarto d'ora dopo, il Secret Service invitava Dick
Cheney a lasciare il suo ufficio e ordinava l'evacuazione della Casa Bianca
e dello stabile annesso. Dei tiratori scelti erano disposti nei dintorni della
dimora presidenziale, muniti di lanciarazzi e in grado di respingere un
assalto di truppe aerotrasportate. In breve, bisognava far fronte a una
minaccia di natura ben diversa da quella ulteriormente descritta dal
vicepresidente Cheney.
Rileggiamo ora il testo dell'intervento del presidente Bush, registrato a
Barksdale e trasmesso in differita dal Pentagono alle 13,04: "Tengo a
rassicurare il popolo americano sul fatto che tutte le risorse del governo
federale sono al lavoro per assistere le autorità locali, per salvare vite e
aiutare le vittime di questi attacchi.
Che nessuno si illuda: gli Stati Uniti braccheranno e puniranno gli
autori di questi atti vili.
Sono costantemente in contatto con il vicepresidente, il segretario alla
Difesa, le forze di sicurezza nazionali e il mio governo. Abbiamo preso
tutte le misure di sicurezza atte a proteggere il popolo americano. I nostri
militari, negli Stati Uniti e nel mondo, sono in stato di massima allerta, e
abbiamo preso le misure necessarie perché le funzioni dello stato
continuino. Siamo in contatto con i principali esponenti del Congresso e
con i dirigenti mondiali per rassicurarli che faremo tutto il necessario per
proteggere l'America e gli americani.
Domando al popolo americano di unirsi a me nel ringraziare quanti
stanno impiegando tutte le loro energie per soccorrere i nostri
concittadini e nel pregare per le vittime e le loro famiglie.
La determinazione della nostra grande nazione è messa alla prova. Ma
non temete: dimostreremo al mondo che supereremo questa prova. Che
Dio vi benedica".
Ciò che colpisce in questo discorso, è che il Presidente evita
accuratamente di dire chi sono gli aggressori. Non usa più le parole
terrorismo o terrorista. Lascia intendere che può trattarsi dell'inizio di un
conflitto militare classico, o di tutt'altra cosa. Evoca una "messa alla
prova" che sarà superata e che sembra annunciare nuove catastrofi. Ancor
più sorprendente: non spiega in alcun modo la sua assenza da Washington,
dando l'impressione di fuggire davanti a un pericolo di fronte al quale
invece i suoi cittadini restano esposti.
Thierry Meyssan 26 2002 - L'Incredibile menzogna