Page 108 - L'Incredibile menzogna
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Alcuni pensano che la prima vittima di ogni guerra sia la verità. Ma, in

            questa, la prima vittoria deve essere dire la verità. E la verità è che questa
            guerra non assomiglierà a nessuna di quelle che abbiamo combattuto
            prima, sarà così diversa che sarà più facile descrivere lo scenario futuro
            in funzione di quello che non sarà piuttosto che di quello che sarà.

               Questa guerra non consisterà di fatto in una grande alleanza, riunita
            con l'unico fine di sconfiggere un asse composto da potenze nemiche.
            Coinvolgerà in realtà coalizioni variabili di paesi, soggette a modifiche ed

            evoluzioni.   Paesi   diversi   avranno   ruoli   diversi   e   una   diversa
            partecipazione. Uno conferirà un sostegno diplomatico, un altro l'apporto
            finanziario, un altro ancora un sostegno militare o logistico. Alcuni ci
            aiuteranno pubblicamente, mentre altri, secondo le circostanze, lo faranno

            dietro   le  quinte,   in   segreto.   In  questa   coalizione  sarà  la   missione   a
            definire la coalizione, e non il contrario.
               Abbiamo capito che paesi che consideriamo amici potrebbero aiutarci

            per   alcune  cose   ma  restare   silenziosi  per  altre;  mentre   altre   misure
            potrebbero   dipendere  dalla   partecipazione  di  paesi   che  consideriamo
            meno che amici.

               In questo  contesto,  la decisione  presa dagli  Emirati  Arabi Uniti  e
            dall'Arabia Saudita - amici degli Stati Uniti - di interrompere i rapporti
            con i. talebani è il primo importante successo della nostra campagna, ma

            non deve lasciare intendere che essi prenderanno parte a qualunque
            azione da noi ipotizzata. Questa guerra non sarà necessariamente del
            genere   di   quelle   che   ci   occuperanno   esclusivamente   nell'analizzare
            obiettivi militari e nel mobilitare forze al fine di conquistarli. La forza

            militare non sarà, probabilmente, che uno dei numerosi strumenti di cui ci
            serviremo per mettere in scacco gli individui, i gruppi e i paesi coinvolti
            nel terrorismo.

               La   nostra   reazione   potrebbe   comportare   lanci   di   missili   cruise   su
            bersagli militari da qualche parte nel mondo: potremmo anche lanciarci in
            una battaglia elettronica destinata a scoprire e fermare gli investimenti che
            tentano di transitare nei centri bancari offshore.  I     completi gessati dei

            banchieri e i vestiti dimessi dei programmatori saranno le uniformi di
            questo conflitto esattamente quanto le tute mimetiche nel deserto.
               Non   si   tratta   di   una   guerra   contro   un   individuo,   un   gruppo,   una

            religione   o   un   paese.   Il   nostro   avversario   è   una   rete   mondiale   di
            organizzazioni terroristiche e di stati che le aiutano perseverando nel




            Thierry Meyssan                               107             2002 - L'Incredibile menzogna
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