Page 105 - L'Incredibile menzogna
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sicurezza e sembrava dirigersi contro la Casa Bianca, è proprio in quel
momento che i ragazzi mi hanno afferrato e messo al riparo in cantina.
Come lei sa, l'aereo non ha toccato la Casa Bianca, ha cambiato rotta.
Pensiamo che abbia fatto un giro completo e che sia tornato per
schiantarsi sul Pentagono. Perlomeno, è quello che ci mostra l'analisi del
radar".
[...]
Vicepresidente Cheney: "Il Presidente era nell'aereo presidenziale Air
Force One. Abbiamo ricevuto una minaccia riguardo all'Air Force One -
è il Secret Service che ci ha avvertito...".
Tim Russert: "Una minaccia attendibile contro Air Force One. Ne è
sicuro?".
Vicepresidente Cheney: "Sì, ne sono sicuro. Certo, si poteva trattare di
un falso allarme, ma visto quello che stava succedendo in quel momento,
non c'era modo di saperlo. Penso che la minaccia fosse abbastanza
credibile perché il Secret Service me ne informasse. Ho lasciato il rifugio
dopo aver parlato con il Presidente, gli ho chiesto con insistenza di non
tornare per il momento. Poi sono sceso al PEOC, il centro di comando
presidenziale in caso di crisi e ho chiesto a Norman Mineta [...]".
Anche gli stati che sostengono il terrorismo dovrebbero
essere liquidati
di Richard Perle
In un editoriale pubblicato a Londra sul Daily Telegraph il 18 settembre
2001, uno dei "falchi" di Washington, Richard Perle, denuncia la
mancanza di combattività degli alleati. Sente una specie di "vichysmo"
nell'interrogarsi troppo a fondo sull'identità dei terroristi e rifiuta
anticipatamente la scelta di alcune alleanze. Ai suoi occhi alcuni stati sono
da abbattere: poco importa che non siano coinvolti negli attentati e che
siano essi stessi opposti a Osama Bin Laden e ai talebani. Qui, la qualifica
di "terrorista" non indica gruppi che fanno ricorso a una forma di azione
militare, ma stigmatizza i nemici degli Stati Uniti. Ex vicesegretario alla
Thierry Meyssan 104 2002 - L'Incredibile menzogna