Page 107 - L'Incredibile menzogna
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Una   simile   alleanza   non   può   includere   paesi   che   reprimono   la

            popolazione, violano i diritti fondamentali e disprezzano i valori essenziali
            della civiltà occidentale. È naturalmente concepibile una collaborazione
            momentanea, puntuale, per garantirsi un vantaggio tattico immediato,
            come aveva capito Churchill quando si alleò con l'Unione Sovietica per

            sconfiggere   il   nazismo.   Ma   nessuna   coalizione   per   sconfiggere   il
            terrorismo può includere paesi che approvino le campagne di odio e di
            denigrazione.  I  paesi   che   tollerano   l'incitamento   a   uccidere   civili   -

            americani, britannici, israeliani o altri - non hanno alcun ruolo legittimo
            nella guerra contro il terrorismo.
               Alcuni paesi possono essere reticenti o nell'impossibilità di partecipare
            a una coalizione che esige il rispetto dei valori e delle norme della civiltà

            occidentale. La fonte del loro potere può essere incompatibile con una
            vera opposizione al terrorismo. Tali paesi fanno parte del problema, e non
            della   soluzione:   non   abbiamo   nessun   bisogno   del   loro   aiuto,   e   non

            trarremmo nessun vantaggio dal loro supporto.  I  paesi che ospitano i
            terroristi,   che   forniscono   loro   i   mezzi   per   uccidere   civili   innocenti,
            devono, essi stessi, essere distrutti.

               La guerra contro il terrorismo è la guerra contro questi regimi. Non
            vinceremo la guerra contro il terrore dando la caccia a singoli terroristi,
            esattamente come la guerra alla droga non può essere vinta con l'arresto

            dei piccoli spacciatori di Heathrow.
               Sono le organizzazioni che spediscono ragazzi in missioni suicide, e i
            loro sostenitori, a dover essere distrutti.


                                         Un nuovo genere di guerra

                                                 di Donald Rumsfeid



                     Questo editoriale del segretario alla Difesa è stato pubblicato
                  dal New York Times il 27 settembre 2001.
                     Nel genere di guerra di cui si parla i concetti di "civile" e di
                  "militare" scompaiono per lasciar spazio all'idea di una società in

                  cui ogni individuo, chiunque esso sia, è suscettibile di essere
                  arruolato   secondo   il   concetto   di   "guerra   totale"   definito   da
                  Goebbels.


               Il presidente Bush ha deciso di coalizzare la nazione intorno a una

            guerra contro i terroristi che aggrediscono il nostro modo di vivere.


            Thierry Meyssan                               106             2002 - L'Incredibile menzogna
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