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del mondo, l'America rimarrebbe un simbolo tale che tutti quelli che sono
spinti alla violenza dalle loro frustrazioni continuerebbero a prendere di
mira l'America nei loro attacchi.
Troppe generazioni hanno pagato il prezzo supremo in difesa della
nostra libertà per poterci permettere, oggi, di ritirarci dal mondo o di
abbandonare alcuni dei nostri valori. In realtà l'America, oggi, si deve
impegnare nella sua specifica guerra santa, non una guerra provocata
dall'odio e dal sangue, ma una guerra suscitata dal nostro impegno in
favore della libertà, della tolleranza e della supremazia del diritto. Il
nostro braccio deve essere armato dalla volontà di utilizzare ogni mezzo
per difendere questi valori. I terroristi non si sono risparmiati nessuno
sforzo, neanche noi lo faremo.
Nessun governo può garantire la totale sicurezza dei suoi cittadini, né
all'esterno né all'interno del paese. Ma nessun governo può permettere
che i suoi cittadini siano impunemente attaccati, rischiando di perdere la
lealtà e la fiducia di coloro che deve proteggere.
Per essere efficace, questo sforzo avrà bisogno di una maggiore
cooperazione internazionale, di una maggiore attività dei servizi segreti
all'estero e, nel nostro paese, di una più efficace raccolta delle
informazioni da parte delle forze dell'ordine. L'informazione è il Potere, e
se si vuole migliorare l'accesso a queste informazioni bisogna che il
popolo americano e i suoi rappresentanti eletti trovino il giusto equilibrio
tra la protezione della vita privata e la protezione "tout court". In passato
è stato difficile portare avanti un confronto di idee durevole, ragionevole e
generale su questo delicato argomento. Ma, più proseguiremo in questo
dialogo, prima troveremo questo equilibrio. Un simile dibattito susciterà
gravi domande riguardo all'intrusione del governo nelle nostre vite
private, ma le nostre libertà individuali sono molto più minacciate dal
massacro e dal caos provocato da un attacco biologico, attacco che
saremmo insufficientemente preparati ad affrontare, e dall'invito alla
risposta che seguirebbe a un simile attacco. Quelli che usano il terrore
come arma si appoggiano su ogni manifestazione di paura o di debolezza
dei loro avversari; e le vittime degli attacchi non hanno altra scelta che
sottomettersi o combattere. Il nostro popolo nella sua complessità, non
solo i suoi governanti, si destò contro il fascismo, poi contro il
comunismo, quando questi minacciavano la libertà. Gli americani non
sono usciti vincitori della lunga e oscura battaglia della Guerra fredda
Thierry Meyssan 99 2002 - L'Incredibile menzogna