Page 14 - Manuale dell'architetto
P. 14

NOZIONI GENERALI DI PROGETTAZIONE • RAPPRESENTAZIONE DEL PROGETTO A.1.
                    SISTEMI DI MISURAZIONE, SCALE GRAFICHE DI RAPPRESENTAZIONE 3.

SCALE GRAFICHE DI RAPPRESENTAZIONE                                                             MODI DI SEGNALARE LA SCALA DIMENSIONALE DEI DISEGNI                                          A.NPGREOONZGEIOREATNTLIAI ZDIIONE
                                                                                                                                                                                            B.SCPTARRERUSATTTATTUZERRIOEISNETADICLIHLIIEZDIEELLE
L’adozione di scale grafiche dimensionali per l’esecuzione dei disegni tecnici è rego-         La scala grafica del disegno deve essere indicata nel “riquadro delle iscrizioni, in         C.PESREORFCEISZSIOIONALE
lata dalla norma UNI 3967. Con la dizione “scala di rappresentazione” – o “scala               apposito “campo”. Nella maggior parte dei casi un foglio raccoglie disegni redatti nel-      D.PSTRROUGTETTUTRAAZLIEONE
dimensionale”, come compare nella norma UNI – si indica il rapporto che si istituisce          la stessa scala dimensionale.                                                                E.ACOMNBTIERNOTLALLOE
tra la dimensione che l’oggetto presenta nel disegno e la dimensione effettiva del-            Possono darsi tuttavia casi nei quali può essere opportuno riunire nello stesso ela-         F.MCOAMTEPROIANLEI,NTI, TECNICHE
l’oggetto reale che si rappresenta. La notevole dimensione degli edifici e la comples-         borato disegni redatti in diverse scale, come nel caso di “particolari costruttivi” e “det-  G.URBANISTICA
sa composizione di materiali, tecniche e procedure che concorrono alla loro costru-            tagli architettonici” dove i diversi materiali e le diverse tecniche, pur pertinenti alla
zione comportano l’adozione di scale grafiche di rappresentazioni diverse e articola-          costruzione di una stessa “parte”, possono richiedere livelli diversi di approfondi-         RADAE.L1PPP.RREOSGENETTTAOZIONE
te, che consentano di descriverne compiutamente sia i caratteri planovolumetrici e             mento.                                                                                       DOAER.L2GP.ARNOIZGZETATZOIONE
compositivi generali (disegni di insieme), sia le singole parti componenti con eviden-         In questi casi si dovranno separare i disegni redatti in scale diverse mediante squa-        PAACAOM.E3MBS.IPAEANGTGTIABISILLTEIITCEÀA
za dei materiali che compaiono e delle reciproche relazioni. In ambito di Sistema              drature che definiscano i campi all’interno dei quali vigono le singole scale; una iscri-
Metrico Decimale S.I. sono state definite come normalizzate le seguenti scale:                 zione disposta nell’angolo inferiore destro della squadratura indicherà la scala grafi-
• scale di ingrandimento (usate soprattutto nel disegno di pezzi meccanici):                   ca di riferimento del campo e nel riquadro delle iscrizioni del foglio si elencheranno
                                                                                               tutte le scale utilizzate nel foglio di riferimento.
   50:1, 20:1, 10:1, 10:1, 5:1, 2:1;
• scala naturale: 1:1;
• scale di riduzione:

   1:10.000, 1:5.000, 1:2.000, 1:1.000, 1:500, 1:200, 1:100, 1:50, 1:20, 1:10, 1:5, 1:2.

1:100.000 Ambito geografico e territoriale.                                                             Ambito edilizio e urbanistico di attuazione. Utilizzata prevalente-
                                                                                                        mente nelle “planimetrie generali” degli interventi di qualche consi-
1 : 50.000  Quadri di insieme e riferimento regionale per la pianificazione alla               1 : 500  stenza e nei tracciati di massima delle infrastrutture. Utilizzata anche
            grande scala e per i tracciati dei sistemi infrastrutturali maggiori.                       in ambito urbanistico-attuativo per approfondimenti in merito ad aree
                                                                                               1 : 200  complesse (parti o isolati di centri storici, nodi infrastrutturali, ecc.)
1 : 25.000  Come sopra. Non fa parte del sistema normalizzato. Viene qui                       1 :100
            richiamata perché è la scala nella quale sono redatte le “mappe”                   1 : 50   Ambito edilizio. Progetti preliminari e di “larga massima” di edifici
            dell’IGN (Istituto Geografico Nazionale), a loro volta utilizzate come                      correnti, progetti di massima di edifici e insediamenti estesi. Quadri di
            base o riferimento per vari sistemi cartografici, come le carte geolo-             1 : 20   unione, di insieme e di riferimento di “parti” definite ad altre scale.
            giche di larga scala.                                                               1:5     Progetti di strade.
                                                                                                1:2
1 : 20.000 Scala normalizzata poco usata.                                                       1:1     Ambito edilizio: progetto di massima. Elaborati di insieme dei pro-
                                                                                                        getti di massima: piante, sezioni, prospetti.
                  Ambito urbanistico. Utilizzata largamente nella pianificazione territoriale
1 : 10.000 di pertinenza regionale, provinciale, intercomunale e comunale. Utilizzata                   Ambito edilizio: progetto esecutivo. Elaborati di insieme dei “pro-
                                                                                                        getti esecutivi”: piante, sezioni, prospetti architettonici. Elaborati ese-
                  anche per i quadri di unione dei PRG delle città maggiori.                            cutivi di insieme dei sistemi strutturali primari: pianta dei “fili fissi”,
                                                                                                        piante delle “carpenterie” dei diversi piani o livelli. Elaborati esecutivi
1 : 5.000   Ambito urbanistico. Piani Regolatori Generali (PRG); in particolare:                        di insieme degli impianti: piante e sezioni degli impianti elettrico, idrau-
            quadri di insieme di città minori, Piani di settore (reti della viabilità, dei              lico, di riscaldamento, ecc.
            trasporti, altre reti tecniche). Scala adottata per restituzioni cartogra-
            fiche dei rilievi aereo fotogrammetrici (equidistanza delle isometriche                     Ambito edilizio: particolari. Sequenze coordinate e correlate verti-
            = 5m)                                                                                       cali (particolari di sezioni e prospetti) e orizzontali (particolari di pian-
                                                                                                        te). Approfondimento di parti complesse o rappresentative della
1 : 2.000   Ambito urbanistico. PRG: elaborati attinenti gli insediamenti urbani                        costruzione dell’edificio (particolari di bagni, cucine, scale, ascensori).
            completi (per i centri minori) o ripartiti in “fogli” (per i centri maggiori).              Sequenze coordinate di particolari delle strutture.”Casellario” degli
            Compare negli elaborati di corredo del “progetto di massima” archi-                         infissi esterni e interni.
            tettonico come riferimento di localizzazione ed estratto dei relativi ela-
            borati urbanistici di riferimento normativo. Scala adottata per restitu-                    Ambito edilizio: dettagli costruttivi.
            zioni cartografiche dei rilievi aereofotogrammetrici (equidistanza del-
            le isometriche = 2 m)                                                                       Abaco dei nodi degli infissi.

1 : 1.000   Ambito urbanistico di attuazione. Utilizzata per i Piani                                    Dettagli delle soluzioni strutturali (sezioni di travi e pilastri, nodi del-
            Particolareggiati di Esecuzione (PPE), per i Piani di Recupero (PdR),                       le strutture metalliche). Dettagli costruttivi delle finiture in pietra e simi-
            per i Piani di Lottizzazione e per altri strumenti di pianificazione attuati-               li, in metallo, in legno. Dettagli di componenti impiantistici.
            va. Scala utilizzata anche come ingrandimento dei riferimenti urbanisti-
            ci di localizzazione.

CORRISPONDENZA TRA SCALE NEL SISTEMA METRICO S.I. E NEL SISTEMA CUSTOMARY

La conversione di disegni – e relative informazioni – dal  TAB. A.1.3./27 COMPARAZIONE TRA SCALE DIMENSIONALI NEL SISTEMA S.I. E CUSTOMARY
sistema Customary di ambito anglosassone al sistema
metrico S.I. incontra difficoltà per quanto attiene alle     SCALE                  SISTEMA CUSTOMARY                  SCALE     SISTEMA CUSTOMARY
scale dimensionali di rappresentazione in quanto la        METRICHE                                                  METRICHE
complessa articolazione interna delle unità del                          RAPPORTI SCALE CUSTOMARY                                RAPPORTI SCALE CUSTOMARY
Customary ha comportato l’adozione usuale di scale          1 : 100.000                                                 1 : 500
con “ragioni” diverse e non direttamente confrontabili       1 : 50.000  1 : 126720            1/2” = 1 mi (miglio)              1 : 384  1/32” = 1’ 0”
con quelle in uso nel sistema metrico decimale.              1 : 25.000                                                 1 : 200
Ci troviamo quindi a confrontare scale dimensionali non                  1 : 63360             1” = 1 mi                1 : 100  1 : 480  1” = 40’ 0”
corrispondenti e non convertibili.                           1 : 10.000                                                  1 : 50
                                                                         1 : 21120             3” = 1 mi                 1 : 20  1 : 600  1” = 50’ 0”
Nella Tab. A.1.3./27 i due sistemi di scale dimensionali     1 : 5.000
vengono confrontati al solo fine di indicare quelle tra      1 : 2.000   1 : 24000             1” = 2000’ 0”             1 : 10  1 : 192  1/16” = 1’ 0”
loro più prossime, che svolgono ruoli operativi grosso       1 : 1.000                                                    1:5
modo analoghi.                                                           1 : 10560             6” = 1 mi                         1 : 96   1/8” = 1’ 0”

                                                                         1 : 12000             1” = 1000’ 0”                     1 : 48   1/4” = 1’ 0”

                                                                         1 : 4800              1” = 400’ 0”                      1 : 16   3/4” = 1’ 0”

                                                                         1 : 6000              1” = 500’ 0”                      1 : 24   1/2” = 1’ 0”

                                                                         1 : 2400              1” = 200’ 0”                      1 : 8 1 1/2” = 1’ 0”                                       ASSRICAS.A1PTELP.ME3REGI.SDREIANMFTIIACSHZUIEROADNZIEIONE,

                                                                         1 : 960               1” = 80’ 0”                       1 : 12   1” = 1’ 0”                                        A 13

                                                                         1 : 1200              1” = 100’ 0”                      1 : 4 3” = 1’ 0”
   9   10   11   12   13   14   15   16   17   18   19