Page 18 - Manuale dell'architetto
P. 18
NOZIONI GENERALI DI PROGETTAZIONE • RAPPRESENTAZIONE DEL PROGETTO A.1.
SIMBOLOGIE, TERMINOLOGIE, CONVENZIONI DI RAPPRESENTAZIONE 5.
“LINEE”: TIPI E SPESSORI (UNI 3968) A.NGPREOONZGEIOREATNTLIAI ZDIIONE
B.PSCTARRERUSATTTATTUZERRIOEISNETADICLIHLIIEZDIEELLE
Nella esecuzione dei disegni si utilizzano sistemi di linee diversi per tipo e per spessore, al fine di evidenziare diverse parti, diverse posizioni ed evidenze rispetto al piano del C.PESREORFCEISZSIOIONALE
disegno – piano verticale o orizzontale, secondo il quale l’edificio è stato sezionato da quella certa pianta, sezione, dettaglio, particolare. D.PSTRROUGTETTUTRAAZLIEONE
La norma UNI 3968 – “Tipi, grossezze e applicazioni delle linee” specifica i comportamenti da adottare in materia. E.CAOMNBTIERNOTLALLOE
F.MCOAMTEPROIANLEI,NTI, TECNICHE
“GROSSEZZA” DELLE LINEE di linee – ad esempio linee fine, medie e grosse – e si utilizzano gamme di spesso- G.URBANISTICA
ri più estesi e articolati, come quelli resi possibili dagli strumenti disponibili – l’este-
La norma UNI 3968 prescrive che negli elaborati grafici si debbano adottare solo due spes- sa gamma di pennini dei rapidografo dei menu pens dei programmi grafici dei com- DRAAE.L1PPP.RREOSGENETTTAOZIONE
sori di linea, uno grosso e uno fine, selezionati tra quelli classificati nei rispettivi ordini di puters. Tuttavia, salvo casi eccezionali, si consiglia di attenersi strettamente alle AODER.L2GP.ARNOIZGZETATZOIONE
grossezza, e che la linea fine adottata non deve superare la metà dello spessore della linea prescrizioni UNI. ACAPAOM.E3MBS.IPAEANGTGTIABISILLTEIITCEÀA
grossa. Gli spessori di linee accreditati dalla norma UNI, espressi in mm, sono: Quanto più dettagliato e complesso appare il sistema di informazioni che si vuole
trasmettere, tanto più conviene orientare la scelta degli spessori verso grossezze PAZERIP.OI1ANN.RC4ETÌIP.DIDEDEGGILDLI IEEELSDEIGMIFNEICNAIT-I
0,18 - 0,25 - 0,35 - 0,50 - 0,70 - 1,00 - 1,40 - 2,00 minori, in modo che le diverse linee non si confondano tra di loro; a questo propo- SLDAOIIM.G1RBAI.EO5P,L.PCOROGENSIEEV,NETTNEARZZMIOIOINNNIOE-
sito la normativa UNI prescrive che la distanza tra due righe parallele sia alme-
Se, ad esempio, per piante o sezioni di un edificio si, adotterà per le parti seziona- no pari al doppio dello spessore della linea più grossa e comunque non infe-
te uno spessore pari a 0,50, le altre parti non sezionate si dovranno disegnare con riore a 0,7 mm.
linee di spessore pari a 0,25 (o minore).
Nella pratica professionale si ricorre spesso all’adozione di più di due soli spessori
“TIPI” DELLE LINEE
Le linee utilizzate nei disegni possono essere articolate Linea continua grossa Linea mista grossa
in due grandi famiglie: • si adotta per i contorni delle parti sezionate dal pia- • per tracce o contorni di superfici e zone all’interno
• le linee continue, che in genere rappresentano con- no del disegno. delle quali vigono condizioni o requisiti particolari
torni di parti reali e “in vista”
Linea continua fine Linea mista fine
• le linee complesse – tratteggiate, miste, ecc.– che • per i contorni, spigoli, ecc. delle parti in vista non • per assi e tracce di piani di simmetria, di rotazione,
in genere rappresentano contorni di parti nascoste o
posizioni di ordine astratte relative alla composizio- sezionate; e simili;
ne-strutturazione-costruzione dell’edificio, come • per le linee di riferimento delle quote, dei simboli di • per parti situate anteriormente al piano di sezione
sono: assi di simmetria, assi di rotazione, ambiti di
variabilità, giunti, linee di montaggio, linee di scorri- correlazione, ecc.; del disegno;
mento, ecc. • per la campitura a tratteggio di edifici, parti sezio- • per figure primitive o di inviluppo.
La norma UNI 3968 indica i principali tipi e grossezze di nate, ecc. Linea mista a due tratti brevi (o a due punti)
linee e relativi campi di applicazione. Se ne specificano • per posizioni di pezzi o parti vicine, dati come rife-
le indicazioni per i casi ricorrenti con maggiore frequen- Linea a tratti grossa
za, come segue: • per contorni e spigoli reali nascosti rispetto al pia- rimento;
• per posizioni alternative o estreme;
no del disegno. • per traiettorie di parti mobili;
• per linee di ingombro;
Linea a tratti fine • per indicare assi neutri
• per contorni fittizi non in vista.
SIMBOLOGIE GRAFICHE DI RAPPRESENTAZIONE DEI MATERIALI
GENERALITÀ
La norma UNI 3972 “Tratteggi per la rappresentazio- FIG. A.1.5./1 SIMBOLOGIA PER LA RAPPRESENTAZIONE DI MATERIALI NELLE SEZIONI (UNI 3972)
ne dei materiali nelle sezioni” reca indicazioni rivolte SUPERFICIE SEZIONATA
a “fissare una differenziazione dei materiali mediante
tratteggi con cui si individuano le superfici sezionate in AERIFORMI E ASSIMILABILI (QUANDO SOLIDI
tutti i tipi di disegni tecnici”. Se ne riportano le prescri- HANNO IMPORTANZA FUNZIONALE)
zioni significative per il disegno nel settore edile.
LIQUIDI TERRENO
• Quando interessa mettere in evidenza esclusiva-
mente una superficie sezionata si usa il tratteggio MATERIALE PREDOMINANTE AVVOLGIMENTI
della Fig. A.1.5./1, dis.1. (ES. METALLO IN MECCANICA, ELETTRICI
LATERIZIO IN EDILIZIA)
• Nei casi in cui sia sufficiente una differenziazione di ISOLANTI
larga massima dei materiali, senza specificazioni MATERIALE DA METTERE IN
ulteriori, il tratteggio designerà tali differenze secon- PARTICOLARE EVIDENZA MATERIALI
do la simbologia riportata nella Fig. A.1.5./1, dis.2. (ES. PARTI A CONTATTO CON TRASPARENTI
QUELLE INDIVIDUATE CON IL
• Nei casi in cui siano necessarie ulteriori differenzia- TRATTEGGIO PRECEDENTE) CONGLOMERATO
zioni della natura dei materiali solidi adottati, si usa- CEMENTIZIO
no i tratteggi della Fig. A.1.5./1, dis.3. MATERIALI AUSILIARI
(ES. MATERIE PLASTICHE IN
Come si vede le indicazioni della norma UNI 3972 si MECCANICA, PIETRE E MARMI
limitano a un ambito di differenziazione generico dei IN EDILIZIA)
materiali e non trattano la designazione di estese cate-
gorie di materiali utilizzati nel settore edilizio, né speci- LEGNO
ficano simbologie appropriate alle diverse scale di rap-
presentazione.
Nella pratica progettuale operano alcune convenzioni di
designazione dei materiali generalmente accettate; la
Fig. A.1.5./2 riporta un repertorio di simbologie di desi-
gnazione di materiali per l’edilizia ordinata sulla base di
analoga tabella proposta dallo Architectural Graphic
Standards (American Institute of Architects), con alcune
integrazioni desunte da comportamenti ricorrenti in
Italia.
?
A 17