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G.2. URBANISTICA • REALTÀ URBANA
   2. DESTINAZIONI D’USO

      AREE PER L’ISTRUZIONE, LA CULTURA, IL TEMPO LIBERO

      AREE PER L’ISTRUZIONE                                           AREE PER TEATRI, CINEMA, BIBLIOTECHE, MUSEI

      Le aree per l’istruzione primaria e secondaria riguardano       TEATRI E CINEMA                                              gono; le terze, di piccole dimensioni, molto diffuse nei
      il ciclo della scuola dell’obbligo e quello della scuola supe-                                                               quartieri residenziali e nei piccoli centri, trovano colloca-
      riore. La loro dimensione e la loro localizzazione debbono      Le aree per la cultura riguardano attrezzature diverse       zione presso scuole dell’obbligo, sedi comunali, parroc-
      essere rapportate ai rispettivi bacini di utenza.               tra loro e diversamente localizzate.                         chie ecc.
                                                                      Alcune, molto tradizionali e riferite allo spettacolo come   Occorre però dire che si tratta di un intero settore in
      SCUOLE DELL’OBBLIGO                                             i teatri e i cinema, tendono usualmente a occupare aree      notevole evoluzione: le modalità di consultazione stan-
                                                                      centrali rispetto all’intero insediamento.                   no infatti mutano sotto la spinta dell’informatica e della
      Le aree riguardanti la scuola dell’obbligo (compresi asilo      Altre, sempre riferite allo spettacolo ma con caratteristi-  telematica, provocando anche un sostanziale cambia-
      nido e scuola materna) debbono essere numerose e ben            che multimediali più attuali (ad esempio concerti pop,       mento nell’organizzazione degli spazi.
      diffuse in sede locale anche nei piccoli insediamenti, in       teatri tenda ecc.), avendo necessità di ampi spazi ed        Grande interesse rivestono poi i nuovi complessi poli-
      modo che ogni utente possa raggiungerla a piedi in bre-         essendo in continua evoluzione, tendono preferibilmen-       funzionali per la cultura e lo svago, dei quali è esempio
      ve tempo e con facilità.                                        te a occupare aree di nuova urbanizzazione.                  recente il parco de “La Villette” di Parigi. In essi dovreb-
      I vari tipi di scuole che compongono il ciclo dell’obbligo                                                                   bero trovar posto anche i nuovi importanti musei della
      possono essere raggruppati o separati. Meglio quando            BIBLIOTECHE E COMPLESSI POLIFUNZIONALI                       Scienza e della Tecnica, oltre ad attrezzature didatti-
      sono raggruppati e possono formare un vero e proprio                                                                         che, ricreative e documentaristiche.
      insieme dove attrezzature sportive, spazi verdi, attrezzatu-    Le biblioteche hanno diversi livelli di utilizzazione:
      re culturali (biblioteca centrale, sale di riunione, palestre)                                                               MUSEI
      possono essere fruiti da tutti e, se possibile, anche dagli     • biblioteche generali nazionali, regionali, provinciali e
      abitanti del quartiere negli orari extrascolastici.                comunali;                                                 Un discorso analogo si può fare per i musei e le galle-
                                                                                                                                   rie. Le attrezzature più tradizionali occupano general-
      SCUOLE SUPERIORI                                                • biblioteche generali e specializzate appartenenti alle     mente antichi edifici in aree di interesse storico, mentre
                                                                         università e ad altre istituzioni pubbliche e private;    i nuovi complessi museali, concepiti con criteri espositi-
      Raggruppamenti più limitati possono aversi anche per le                                                                      vi molto diversi da quelli del passato e con esigenze di
      scuole superiori, ma occorre tener presente che il bacino       • piccole biblioteche locali.                                vasti spazi, tendono a occupare nuove aree periferiche,
      di utenza si allarga sensibilmente e che, in generale, que-                                                                  spesso appartenenti a parchi polifunzionali. Ma piccoli
      sto tipo di scuola si colloca in aree urbane “centrali” servi-  Per ognuna di esse varia la localizzazione preferenziale:    musei locali e gallerie d’arte possono diffondersi in
      te da mezzi pubblici di trasporto. Possono ammettersi per-      le prime, dovendo servire un vasto bacino di utenza,         maniera capillare ovunque se ne ravvisi l’utilità, contri-
      correnze massime di circa 10-15 minuti con mezzi pubbli-        debbono essere facilmente raggiungibili con mezzi pub-       buendo ad arricchire le attrattive anche dei centri di
      ci o privati di trasporto e di circa 30 minuti a piedi.         blici e privati anche da notevoli distanze; le seconde,      quartiere minori.
                                                                      riguardando utenze specifiche, sono sempre stretta-
                                                                      mente connesse all’insieme edilizio al quale apparten-

      AREE PER LO SPORT

      Con il termine aree per il tempo libero ci si riferisce generalmente a spazi che si intreccia-      TAB. G.2.2./1 PRINCIPALI MISURE ORIENTATIVE DI ALCUNI CAMPI DA GIOCO
      no fittamente con quelli riservati alla cultura, nei nuovi parchi appena citati. Il caso del par-
      co parigino de “La Villette” è infatti esemplare. Ma esistono anche spazi dove prevalgono le        SERIE A                  SERIE B                         SERIE C                  ALTRI
      attrezzature sportive e che presentano caratteristiche ben distinte rispetto ai prece-
      denti. Questi spazi, di dimensioni variabilissime, sono capillarmente diffusi ovunque: dalle        60 x 105                 60 x 100                        55 x 100                 60 x 100
      grandi città ai piccoli insediamenti, ai semplici nuclei abitativi. Le differenziazioni riguardano  68 x 105                 60 x 105                        60 x 100                 54 x 90
      non solo gli sport praticati ma anche i bacini di utenza e le modalità di gestione. I grandi        70 x 105                 63 x 105                        60 x 105                 45 x 90
      complessi sportivi sono generalmente pubblici, mentre quelli medi e piccoli sono anche pri-         70 x 110                 65 x 105
      vati. Un caso a parte è rappresentato dalle grandi società polisportive, generalmente imper-
      niate sull’attività agonistica del calcio, che spesso posseggono grossi impianti, quasi sem-        Il rapporto consigliato tra larghezza e altezza è dato da: 0,7 =  L2 (larghezza)
      pre all’avanguardia. Gli impianti sportivi si compongono di campi da gioco (calcio, pallavo-
      lo, pallacanestro, tennis ecc.), piscine, piste (atletica, pattinaggio ecc.), che possono spes-     (lo Stadio Olimpico di Roma misura 70 x 105 m)                    L1 (lunghezza)
      so riunirsi in complessi unici polisportivi dotati di imponenti servizi e di verde.
                                                                                                          TAB. G.2.2./2 SERVIZI PUBBLICI – STANDARD DIMENSIONALI DELLE AREE
      CARATTERISTICHE DELLE AREE SPORTIVE                                                                                   DELLO SPORT (mq/ab)

      L’orientamento, nella progettazione di aree per lo sport, assume grande importanza.                 TIPO                               ABITANTI              STANDARD       ACCESSIBILITÀ
      Infatti la totalità delle attività sportive all’aperto ha assoluta necessità di non svolgersi                                            (soglia               MINIMO
      con l’abbagliamento dei raggi solari. Pertanto sono assolutamente da evitare gli orien-             Unità sportiva con campo                                    (mq/ab)
      tamenti est-ovest dell’asse maggiore del campo di gioco, lungo la quale si svolgono                 pluriuso-palestra-tennis           funzionale
      le principali azioni. Il migliore orientamento è perciò quello nord-sud o molto vicino a            Unità sportiva come sopra           minima)
      questo, che evita l’abbagliamento nelle ore vicine all’alba e al tramonto.                          comprendente piscina
      I terreni per i campi da gioco, sia naturali sia sintetici, debbono avere doti di compattez-                                                        2-3.000           1,50            pedonale
      za ed elasticità, debbono disporre di un buon drenaggio e non debbono dare origine alla             Unità sportiva come sopra
      formazione di polvere. Una buona illuminazione artificiale, non solo dei campi, ma anche            comprendente palazzetto                         5.000             2,00            pedonale
      di tutti gli spazi complementari, rappresenta una condizione necessaria per poter esten-            dello sport e campo di calcio
      dere la fruibilità dell’impianto anche alle ore notturne, con incremento della redditività di                                          20-30.000                      2,50             pedonale
      gestione. Per conseguire i migliori risultati occorre che anche per queste destinazioni si          Totale                                                            6,00            e veicolare
      persegua una elevata commistione di utilizzazioni: sarà perciò necessario prevedere la
      compenetrazione, per quanto possibile, dei diversi tipi di attività: sportiva dei giovani e
      degli adulti, giocosa dei bambini, distensiva degli anziani.

      AREE PER IL VERDE
      FUNZIONE DEL VERDE NELLE CITTÀ

      In questa sede va sottolineata la grande esigenza di            Ovunque il fenomeno del mancato assorbimento delle           e alluvioni di considerevole entità.
      limitare gli spazi pavimentati nelle aree urbane, onde          acque meteoriche sta assumendo dimensioni estrema-           Tale questione è strettamente connessa, per quanto
      consentire il regolare assorbimento delle acque piovane.        mente preoccupanti proprio a causa dell’alto grado di        riguarda la progettazione urbanistica, alla presenza e
      Il problema è estremamente attuale nel panorama del             sviluppo produttivo e edilizio, fatto che ha portato alla    distribuzione del verde, anche in forma di aiuole, pic-
      generale dissesto idrogeologico italiano.                       cementificazione e impermeabilizzazione di gran parte        coli prati e boschetti, oltre che di grandi parchi.
      Le calamità da malfunzionamento nello smaltimento               dello spazio disponibile.                                    È infatti fondamentale interrompere quanto più è possi-
      delle acque (inondazioni, frane, smottamenti) non toc-          Le acque piovane non vengono assorbite localmente,           bile la continuità della copertura impermeabile dei ter-
      cano più solo le aree tradizionalmente considerate a            sono scaricate in ruscelli e torrenti strettamente argina-   reni, per dar modo alle acque di essere assorbite local-
      rischio, come le pendici calabresi o molisane, a causa          ti, irrompono in fiumi i cui terreni golenali sono stati da  mente e confluire nelle falde freatiche profonde.
      dei disboscamenti irrazionali e dell’arginamento delle          tempo trasformati in aree industriali o residenziali.        Il quadro ecologico urbano implica l’impegno di molte com-
      fiumare, ma colpiscono anche le grandi concentrazioni           Bastano quindi poche ma intense precipitazioni per far       petenze: urbanistiche, paesaggistiche, idrogeologiche,
      urbanizzate dell’Italia settentrionale.                         saltare il sistema di smaltimento e causare tracimazioni     botaniche, chimiche nonché amministrative-gestionali.

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