Page 24 - Riflessologia della memoria
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pensare  che,  essendo  intelligentemente  organizzato,  questo  funzionamento  sia  l'unico  e  il

      migliore per l'essere umano. Ma questo, secondo noi, è vero soltanto in parte.
         Le impressioni registrate, ordinate e concatenate secondo una logica sensata, concorrono a
      creare i segni particolari della personalità di ogni uomo e di ogni donna e anche il loro modo
      di  vedere  e  considerare  il  mondo  circostante.  Ma  l'essere  umano,  a  causa  del  suddetto
      automatismo, non è in grado di avere una visione consapevole e omnicomprensiva del suo
      vissuto,  delle  sue  impressioni  e  associazioni.  Cioè  non  è  in  grado  di  sommare,  in  modo
      cosciente, tutti i dati per avere un unico centro stabile attraverso il quale osservare il mondo,

      di volta in volta e nel suo insieme.
         A ogni sollecitazione egli risponde attraverso strade tracciate da precedenti associazioni e
      registrazioni.  Quindi  la  sua  personalità  e  la  sua  visione  del  mondo  risultano  multiple  e
      frammentate e, cosa molto importante, dipendono dagli impulsi che agiscono su di lui in un
      determinato  momento.  Ciò  significa  che  l'individualità  di  un  uomo  cambia  sulla  base  delle
      diverse reazioni che sono in atto in lui. E ciò fa mutare, di volta in volta, anche la sua visione

      del mondo. Da ciò se ne deduce che ordinariamente un individuo risponde a una miriade di
      stimoli agenti su di lui indipendentemente dalla sua consapevolezza e dalla sua volontà. Di
      conseguenza  egli  agisce  spinto  dal  ripetersi  di  concatenazioni  automatiche  precedentemente
      fissate in lui.
         Questo  procedimento,  così  predisposto  per  l'uomo,  permette  uno  svolgersi  automatico
      dell'esistenza e dell'apprendimento (rammentiamo che l'apprendimento si fonda sulla facoltà
      del ricordo); d'altra parte, se un uomo ha come meta lo sviluppo della consapevolezza e della

      volontà,  deve  trovare  il  modo  per  superare  alcuni  aspetti  di  questo  funzionamento  che
      diventano  inevitabilmente  ostacoli.  Il  desiderio  di  agire  consapevolmente  deve  trovare  un
      varco nell'automatismo vigente.
         Proviamo  a  descrivere  più  semplicemente  quello  che  succede.  Un  evento  si  verifica.  Un
      uomo  percepisce  l'evento  in  un  contesto  di  più  stimoli  che  agiscono  su  di  lui

      contemporaneamente (dobbiamo considerare come stimolo qualsiasi elemento che da fuori o
      da dentro interessi la sua percezione). La percezione si fa rappresentazione psichica grazie
      all'opera  dei  tre  apparati  riceventi  (centri  operativi).  Le  impressioni  ricevute  vengono
      associate e registrate. In questo modo si è già creata una sorta di griglia automatica che si
      trasforma in un più o meno vasto terreno di agenti che potranno essere nuovamente stimolati da
      eventi futuri e di agenti condizionanti nei confronti di future percezioni. Ma noi sappiamo che
      molte  delle  nozioni  con  le  quali  veniamo  in  contatto  quotidianamente  vengono  dimenticate
      dalla nostra mente. Allora che cos'è che archivia tutte queste informazioni? Una buona parte di

      queste informazioni viene trattenuta nella materia.
         Gli  episodi,  fatti  di  immagini,  impressioni,  emozioni,  eccetera,  si  fissano  sotto  forma  di
      memoria energetica nella materia. E il corpo umano non è materia? Certamente non è la sola
      materia esistente al mondo, ma a noi, in questo contesto, è quella che interessa maggiormente,
      perché è quella parte di materia che ci è stata consegnata per vivere in prima persona l'attuale

      esperienza  fisica  terrena.  Infatti  il  corpo  fisico,  imprigionando  i  ricordi,  è  capace  di
      riproiettare le impressioni e i processi associativi nei tre cervelli operativi dell'uomo e quindi
      anche nella sua psiche. La memoria influenza, così, l'individualità dell'uomo, il suo agire e la
      sua concezione del mondo.
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