Page 21 - Riflessologia della memoria
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che limitano la nostra vita, la felicità, la salute e la nostra realizzazione. I ricordi, tutti i
ricordi, con le relative impressioni associate, sono utilizzabili solamente se impariamo a usare
la Luce della Coscienza, altrimenti saranno i ricordi a usare noi!
L'archiviazione automatica
Come abbiamo visto, la facoltà del ricordo è un elemento indispensabile per costruire
l'apprendimento e l'esperienza, in quanto agisce indistintamente archiviando gioie e dolori,
soddisfazioni e sofferenze, realizzazioni e traumi. Ciò nonostante non sarebbe corretto
considerare tale peculiarità come negativa; sarebbe, anzi, conveniente divenirne consapevoli e
poi imparare a liberarsi dei carichi emotivi dannosi o limitanti archiviati nella memoria.
Come ambiziosa meta di questo processo d'apprendimento e liberazione, potremmo porre
l'acquisizione di una grandiosa arte: quella di sfruttare il nostro più elevato potenziale! E per
farlo dobbiamo imparare a mettere a frutto anche quella caratteristica della memoria che è
l’archiviazione automatica.
Come ci insegnano i grandi atleti, allenando il corpo attraverso una ferrea disciplina si
possono compiere imprese straordinarie. Ciò, anche grazie al fatto che, insieme alla mente,
pure il corpo ricorda. Come sarebbe possibile, altrimenti, progredire nei risultati, giorno dopo
giorno, se il fisico “dimenticasse” l'addestramento quotidiano? Analogamente i grandi geni del
pensiero, delle scienze e delle arti ci mostrano come la memoria degli studi effettuati e delle
esperienze vissute contribuisca al manifestarsi della loro genialità.
Percezione, rappresentazione e memoria
Prendendo in esame la memoria come processo di fissazione dell'energia nella materia,
abbiamo considerato anche il regno minerale come dotato di una rudimentale forma di ricordo.
Nel genere umano, ovviamente, questo meccanismo è ben più complesso. Nell'uomo la
memoria si crea da un elaborato processo di percezione, percezione che è composta sia da
ogni informazione rilevata attraverso i sensi fisici, sia da tutta una serie di impressioni
contemporanee e successive.
La percezione vera e propria, quindi, avviene a livello psichico, cioè animico, quando
l'Anima crea una rappresentazione interna di quanto percepito.
Senza Anima, e perciò privi dell'inevitabile trasformazione percettiva, saremmo come
oggetti inanimati sui quali si possono imprimere informazioni, ma nei quali non sorgono
impulsi, emozioni, sentimenti, movimenti, volontà e coscienza. Ogni evento fisico si trasforma
in vissuto psichico grazie alle proprietà dell'Anima e ai suoi centri riceventi e operativi.
I tre centri operativi