Page 22 - Riflessologia della memoria
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L'uomo è dotato di tre centri operativi: uno istintivo, uno razionale-affettivo e un centro del

      pensiero.  Tali  centri  corrispondono  a  precise  localizzazioni  corporee  (anche  nei  corpi  più
      sottili) e a determinate proprietà dell'Anima.
         Il  primo  centro  corrisponde  alla  facoltà  senziente  dell'Anima,  che  è  la  capacità  di
      percepire il mondo e la vita e di rispondere istintivamente.
         Il  secondo  centro  corrisponde  alla  facoltà  affettiva  e  razionale  dell'Anima,  cioè  alla
      capacità  di  relazionarsi  sentimentalmente  e  razionalmente  con  l'ambiente  circostante  e  di
      interiorizzare le esperienze vissute.

         Il terzo centro corrisponde alla facoltà animica della coscienza e del pensiero, ovvero a
      quella parte di noi che è in grado di elaborare il vissuto in ricordo e trasformarlo in energia
      spirituale duratura e in coscienza di sé.     1
         Queste tre localizzazioni ricevono le impressioni, elaborano le associazioni, generano delle

      risposte  e  registrano  ricordi.  Ogni  informazione  viene  automaticamente  archiviata,  sia  per
      similitudine,  sia  cronologicamente.  In  altre  parole  possiamo  dire  che  tutte  le  impressioni
      vengono registrate insieme a impressioni di natura simile, e nel contempo vengono catalogate
      insieme alle impressioni percepite nel medesimo momento.


        Avendo  ampiamente  trattato  la  memorizzazione  per  similitudine  nel  nostro  libro  L'Anima
      svelata, in queste pagine vogliamo dedicarci prevalentemente all'archiviazione cronologica,
      che possiamo indicare come la seconda modalità di catalogazione degli eventi emozionali.
         Nel  corso  dei  nostri  studi  sui  flussi  energetici,  le  radiazioni,  le  vibrazioni,  e  sulla  loro

      fissazione mnemonica abbiamo largamente utilizzato, sperimentato e ampliato il lavoro svolto
      da  un  geniale  scienziato,  nostro  connazionale,  Giuseppe  Calligaris.  Ma  è  stato  con
      grandissimo piacere misto a sorpresa che, già diversi anni fa, abbiamo trovato una conferma
      eccezionale dei nostri pensieri nelle parole di un uomo le cui origini, cultura e tradizioni sono
      molto distanti dalle nostre: Georges I. Gurdjieff. Egli scriveva:


        “Le impressioni vengono percepite nella presenza generale dell'uomo grazie a tre tipi di

      apparati riceventi – come se ne trovano nella presenza di ogni animale – che fungono da
      apparati riceventi delle sette vibrazioni planetarie centri di gravità.
         La struttura di tali apparati ricettori è la medesima in tutte le parti del meccanismo.
         Essi ricordano i ‘rulli’ o ‘dischi’ di cera vergine per fonografo, e su questi rulli sin dalla
      nascita, anzi anche prima, sin dal periodo di formazione nel seno materno, si registrano le
      impressioni ricevute.
         Inoltre, i singoli apparati che costituiscono questo meccanismo generale posseggono un

      particolare dispositivo automatico, grazie al quale ogni nuova impressione viene registrata
      sia insieme alle impressioni anteriori simili, sia cronologicamente insieme alle impressioni
      diverse percepite allo stesso momento.
         Ogni impressione ricevuta si iscrive dunque in più posti e in più rulli, dove si conserva in
      tutta la sua integrità.
         Le impressioni così incise, quando entrano in contatto con vibrazioni della stessa natura

      e della stessa qualità, hanno la proprietà, per così dire, di risvegliarsi per il ripetersi di
      un'azione simile a quella che ha originato la loro prima comparsa.
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