Page 34 - La coppia intrappolata
P. 34
20 1 Individui e strutture di personalità in una particolare modalità di essere in coppia
1 pale, segnaleranno difficoltà quali cattiva gestione dello stress, conflitti con colleghi,
problemi coniugali, uso di sostanze stupefacenti. Se decidono di farlo sono anche mol-
to bravi a non fare trapelare la loro eccessiva sospettosità verso gli altri e non è da
escludere la possibilità che il disturbo sia sottodiagnosticato (Turkat e Banks, 1987;
Turkat, 1985).
Gli individui con disturbo di personalità paranoide (PPD) sono di solito abbastan-
za vigili, caratterizzati da sospettosità, per cui le motivazioni degli altri vengono sem-
pre interpretate come malevole. Di solito sono percepiti dagli altri come polemici,
ostinati, sempre sulla difensiva e non disponibili.
Da Freud a oggi, l’argomento paranoia ha sempre suscitato grande interesse tra
i teorici di psicodinamica. Il disturbo paranoide è la conseguenza di una “proie-
zione” di sentimenti e impulsi inaccettabili sugli altri piuttosto che su se stessi e
questa modalità è utilizzata dall’individuo per difendersi dal conflitto interno.
L’individuo percepisce in maniera inesatta negli altri ciò che in realtà è lui (Sha-
piro, 1965; 1981).
Il modello cognitivo-comportamentale della paranoia è simile a questa visione
tradizionale (Colby et al. 1979; Colby 1981). Quando si verifica una situazione umi-
liante, l’individuo evita di accettare la colpa e il conseguente sentimento di vergo-
gna, incolpando un altro dell’accaduto e asserendo di essere anche stato trattato in-
giustamente.
Si ritiene che questo disturbo derivi da una fondamentale carenza di fiducia, ori-
ginata in seguito ai maltrattamenti familiari e alla carenza di amore costante da par-
te dei genitori.
Già dalle prime interazioni con il genitore, il bambino registrerà espressioni qua-
li “devi stare attento a non sbagliare” oppure “ricordati che sei diverso dagli altri”.
Queste due convinzioni faranno in modo che questi si preoccuperà da una parte di
quello che gli altri potranno pensare di lui, e dall’altra sarà costantemente costretto
a conformarsi alle aspettative dei suoi genitori. Crescerà continuamente ostacolato
nella sua libera espressione di sé e isolato dagli altri. Per giustificazione cognitiva
concluderà che le ragioni della persecuzione sono da attribuirsi al suo essere specia-
le e alla gelosia degli altri nei confronti del suo essere speciale: questa spiegazione
razionale lo aiuta a ridurre la sofferenza per il suo isolamento sociale (Turkat e Mai-
sto, 1985).
Gli individui PPD dubitano della loro autovalutazione, dubitano della loro capa-
cità di trattare efficacemente con gli altri, a meno che restino costantemente in guar-
dia e vigili (Bandura, 1977). Credono di essere stati trattati ingiustamente e di con-
seguenza saranno trattati male anche in futuro, per questo motivo non tratteranno be-
ne gli altri.
Qui di seguito sono riportate alcune indicazioni del PPD tratte dal DSM-IV: “Dif-
fidenza e sospettosità pervasive nei confronti degli altri (tanto che le loro intenzio-
ni vengono interpretate come malevole) che iniziano nella prima età adulta e sono
presenti in una varietà di contesti come indicati da quattro o più dei seguenti ele-
menti:
• sospetta, senza una base sufficiente, di essere sfruttato, danneggiato o ingannato;
• dubita senza giustificazione della lealtà o affidabilità di amici o colleghi;