Page 94 - Manuale di autostima
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10.1. Conosci te stesso


      “Conosci te stesso” era un’esortazione religiosa della greca antica, che nello specifico si
      trovava incisa sul pronao del tempio dedicato ad Apollo a Delfi (e qui diversi miei insegnanti

      delle superiori dovrebbero riconoscere che, tutto sommato, durante le lezioni ero attenta).
      Non  ti  sto  né  proponendo  di  andare  tutti  insieme  a  farci  un  viaggio  a  Delfi  e  neanche  di
      convertirti al neopaganesimo, volevo fare solo una citazione colta per cominciare il paragrafo
      con  una  nota  storica  che  ti  sarà  utile  da  raccontare  agli  amici  quando  andrete  in  pizzeria,
      almeno spero. Volevo anche farti notare che la necessità, prima di conoscere le altre persone,
      prima  di  conoscere  il  mondo,  prima  di  sperare  di  capire  come  il  mondo  funziona,  di

      conoscere noi stessi, quali sono i nostri pregi e i nostri difetti, quali sono i nostri sogni e le
      nostre paure, è un desiderio antico, che ci accomuna ai nostri padri e ai padri dei nostri
      padri, fino ad arrivare ai greci, e forse ancora più lontano. Quindi, se senti questo bisogno,
      benone! Sei imparentato con i tuoi avi greci.
      È ovvio che conoscerci non è facile, come dicevamo nei primissimi capitoli. Perché rischiamo

      di scontrarci con la nostra più grande paura: non essere perfetti.
      Ma permettimi di rincuorarti togliendoti qualunque dubbio: non sei perfetto, almeno, non
      come lo intendi tu. Ah, come sono simpatica! Ma, in fondo in fondo, lo sapevi anche tu.
      Ti dirò di più, se scoprirai quali sono i tuoi difetti, e li guarderai in faccia, potrai guastare di

      più i tuoi pregi.
      Sun Tzu era un condottiero cinese, un tipo di evidenti tendenze pacifiste ed amore per il
      prossimo, ricordato soprattutto per aver scritto un’opera dall’emblematico titolo “L’arte della
      guerra”. Non vorrei fare strafalcioni e farlo rigirare nella tomba, ma uno dei suoi insegnamenti
      suonava,  all’incirca,  così:  se,  in  una  guerra,  non  conosci  né  il  nemico  né  te  stesso,  ogni
      battaglia si concluderà con una sconfitta. Se conosci il nemico, ma non te stesso, finirai allo

      stesso modo (che personaggio positivo), ma se conosci il nemico e te stesso avrai la vittoria
      in pugno.
      Quindi,  solo  se  conoscerai  davvero  te  stesso  e  tutto  quello  che  di  buono,  unico  ed
      irripetibile che c’è in te, ma anche se conoscerai il tuo nemico (il tuo vero nemico, ciò che

      più  ti  spaventa,  il  timore  dei  tuoi  difetti  ed  errori)  potrai  vincere  ogni  tua  battaglia,  e
      raggiungere una sana ed equilibrata autostima.
      Dal  momento  che  prima  abbiamo  parlato  della  lista  pros  and  cons,  non  vorrai  mica
      sprecare l’opportunità unica di utilizzarla per te stesso, vero? Certo, la puoi utilizzare per
      mille e mille motivi validi, tra cui: smettere di fumare; aprire una pagina facebook; chiudere la

      tua  pagina  facebook;  comprare  un  gatto;  comprare  un  cane;  raparti  a  zero;  farti  crescere  i
      capelli; imparare una nuova lingua; darti o meno malato a lavoro domani e passare l’intera
      giornata a letto; fare o non fare liste pros and cons.
      Ma, se vuoi seguire il mio consiglio, dopo esserti sbizzarrito a fare liste per qualunque

      argomento ti passi per l’anticamera del cervello, scriviti tutti i pros e tutti i cons di essere
      te  stesso.  Lo  so,  lo  so.  Riesco  a  sentire  le  tue  obiezioni  anche  da  qui.  Sembra  molto
      superficiale.  Ma,  innanzi  tutto,  in  altre  culture  le  pros  and  cons  list  sono  prese  molto
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