Page 52 - Il grande dizionario della metamedicina
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niente!» Dato che è interessato solo alla musica, Julien non vede un futuro per sé. Doveva imparare a smettere di
     attendere  l’approvazione  dei  suoi  cari  e  concedersi  piuttosto  il  diritto  di  seguire  la  strada  che  aveva  voglia  di
     percorrere.
     Può darsi che mi sia detto o ripetuto: «Non vedo un futuro in quello che mi interessa»?

     La deformazione della cornea può derivare anche dal timore di vivere una situazione che si considera deplorevole
     (essere grasso, malato o invalido) in uno dei nostri cari. Un esempio: Audrey è un’adolescente. Un giorno che è
     dalla nonna e che sta gustando dei dolciumi, la madre le dice: «Audrey, guarda quella donna obesa (indicando una
     vicina che era appena entrata in casa), se non stai attenta un giorno sarai come lei!» Audrey vive nel timore di
     diventare come quella donna. Più ingrassa e più la sua cornea si deforma.
     In quale situazione non mi vorrei mai vedere?
     CHERATOSI  PILARE:caratterizzata  dallo  sviluppo  di  piccole  placche  rugose  nella  parte  superiore  delle  braccia,  nelle
     cosce e nei glutei. Gli orifizi dei follicoli piliferi sono dilatati da tappi duri di cheratina. I peli interessati possono
     crescere deformati o non crescere più. Questa patologia colpisce soprattutto i bambini, gli adolescenti e le persone
     sovrappeso.
     Cerco di proteggermi dalle persone che potrebbero facilmente ferirmi?

     CHERATOSI  SENILE:proliferazione  cutanea  rugosa  che  si  presenta  con  macchie  rosate  squamose  o  con  piccole
     proliferazioni  verrucose  di  colore  rosso  o  marrone  sulle  zone  del  corpo  esposte  al  sole.  Dopo  molti  anni  può
     evolvere in un tumore della pelle. Vedi Tumore della pelle alla voce Pelle.
     Ho subito molte offese?
     CIFOSI:curvatura convessa posteriore della colonna vertebrale, fisiologica nella zona dorsale, patologica quando è
     troppo accentuata. Può derivare da una malformazione congenita o in seguito ad alcune malattie, come la tubercolosi
     vertebrale (morbo di Pott), una spondiloartrite, un disturbo dell’ossificazione o una frattura della colonna stessa. Le
     persone  che  ne  soffrono  possono  avere  la  sensazione  che  la vita  sia  un  fardello  pesante  da  portare,  sentirsi
     schiacciate da un peso (autorità, responsabilità ecc.) o credere di non essere capaci di far fronte alle difficoltà che
     incontrano.
     Ho la sensazione di avere un peso da portare, che la vita sia difficile?
     Mi sento forse schiacciato sotto il peso delle responsabilità o da una persona che ha autorità su di me?
     CIGLIA:proteggono l’occhio dalla polvere e dalla luce diretta, oltre a costituire un elemento di bellezza.
     → Caduta delle ciglia o madarosi: accompagna spesso problemi di calvizie.

     Mi sento forse senza protezione di fronte a ciò che devo affrontare?
     →Strapparsi le ciglia e le sopracciglia:
     Mi sento forse assalito dalle mie preoccupazioni e impaziente perché mi trovo in una situazione in cui non posso
     fare niente?
     Ho la sensazione che il tempo non passi abbastanza in fretta?
     CINETOSI:il mal di viaggio può riguardare l’automobile, l’autobus, la nave, l’aereo o anche il treno.

     → Mal d’auto: i problemi in automobile o in autobus (o pullman) riguardano in modo particolare le persone che si
     sentono sicure solo quando hanno il controllo di ciò che vedono. Se in auto sono sedute sui sedili posteriori e non
     possono vedere bene la strada si sentono a disagio, ma se sono davanti o sono loro a guidare stanno bene. Il mal
     d’auto può anche essere legato a episodi emotivi vissuti in auto, per esempio: i genitori che litigano, la vista di un
     incidente con feriti o morti stesi sulla strada.
     Cos’è che mi rende insicuro?
     Ho paura dell’ignoto o della morte?
     Ho paura di avere un incidente?

     → Mal di mare: lasciare un porto per alcune persone può equivalere ad abbandonare i legami che costituiscono i
     loro riferimenti. Ciò può creare un disequilibrio dei liquidi nell’orecchio interno e provocare vertigini, nausea,
     sudori e vomito. Inoltre, in mare a un certo punto può capitare di non vedere altro che acqua attorno a sé. Questa
     grande distesa può condurre a un senso di vuoto che rappresenta l’ignoto e la morte. Per questo motivo per evitare il
     mal di mare si consiglia di mantenere lo sguardo sulla linea dell’orizzonte, che diventa allora il punto di riferimento
     e può bastare a ristabilire l’equilibrio dell’orecchio interno. Se non si può stare sul ponte a guardare l’orizzonte, si
     può cercare sulla nave una persona o un luogo che rappresenteranno il punto di riferimento durante il viaggio.
     Parlavo una volta con mia figlia del mal di mare quando suo padre ci disse: «Ho avuto mal di mare solo una volta in
     vita  mia,  ed  è  stato  quando  ho  preso  la  nave  per  il  Brasile».  Sul  momento  ne  fui  molto  sorpresa.  Non  potevo
     dimenticare il giorno in cui avevamo preso la nave da Madera a Porto Santo. La maggior parte delle persone a bordo
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