Page 47 - Il grande dizionario della metamedicina
P. 47
Non posso più vivere senza la persona che amavo…
Non posso più vivere in un simile clima di sofferenza, di conflitti o di litigi…
Non posso più vivere in un simile ambiente di distruzioni o di guerre.
Questo può farci capire perché si incontrano molte persone affette da questa patologia dopo un terremoto o durante
una guerra.
Angela ha avuto una cancrena vascolare al piede sinistro. Era sposata con un uomo che invecchiando soffriva di
demenza senile. Non solo non era più in grado di badare a se stesso, ma passava rapidamente dall’irritabilità
all’indifferenza con a volte eccessi di violenza verbale. Angela non ce la faceva più a vivere in quella situazione e
non ne vedeva una soluzione. Aveva iniziato ad avere problemi di vascolarizzazione nel piede destro. In un primo
tempo avevano cercato di ristabilire la circolazione del piede, ma senza esito. Dopo qualche settimana, era apparsa
la cancrena nei tessuti del piede. Fu necessario decidere l’amputazione. Nonostante le fosse stata praticata per
precauzione un’amputazione fino al ginocchio, la cancrena si diffuse in tutta la gamba.
È possibile che non possa più continuare a vivere nel contesto che mi appartiene in questo momento?
CANCRO:vedi Tumore.
CANDIDOSI:causata da lieviti del genere Candida albicans, funghi unicellulari che si riproducono per gemmazione.
Come tutti i funghi, sono presenti in ambienti umidi in decomposizione (foglie secche, legno marcio e cadaveri). I
funghi, come i batteri, svolgono una funzione importante nella trasformazione delle sostanze organiche, ciò che
spiega la loro presenza su quelle in decomposizione. Possono svilupparsi dove ci sia una modificazione
dell’ambiente fisico (per esempio modificazione del pH vaginale) o di una situazione psicologica dipendente da un
sentimento di perdita (di un amore, di stima, di dignità…). Vedi anche Micosi.
Cos’è che non voglio più vivere nella mia sessualità?
Può darsi che non mi conceda il diritto di provare piacere?
→ Candidosi vaginale: chiamata anche moniliasi.
Ho la sensazione di essere un oggetto di cupidigia sessuale per il mio partner?
Ho la sensazione di una mancanza di condivisione nei rapporti sessuali che mi lascia un senso di vuoto?
Per esempio, una donna che aveva di continuo candidosi vaginali, mi diceva: «Ogni volta che avevo rapporti
sessuali nei quali mi sentivo più un oggetto che una persona amata, avrei voluto morire».
Mi trascino un senso di colpa verso il sesso che fa sì che io non mi conceda il diritto al piacere?
Una delle partecipanti ai miei corsi soffriva di continue vaginiti. Questo le impediva di trarre piacere dai rapporti
sessuali tanto la sua mucosa era irritata, con la conseguenza di non poter vivere una sessualità armoniosa. Aveva
consultato un terapeuta che le aveva detto che i suoi problemi provenivano dall’essere stata vittima di un abuso. Lei
non ne aveva alcun ricordo, ma lui insisteva, dicendole che aveva nascosto a se stessa il ricordo. Il metodo che le
proponeva per liberarsi dal problema implicava pratiche sessuali che non la convincevano. Smise di andare da lui e
cercò invece l’aiuto di una donna.
In seguito a quello che mi raccontò del lavoro svolto con quel terapeuta, le chiesi se aveva avuto rapporti sessuali
prima del matrimonio. «Sì.» «Come sono andati questi primi rapporti?» «Molto bene, non c’erano problemi. Le mie
vaginiti sono iniziate dopo il matrimonio.»
Di solito una persona vittima di abusi incontra molte difficoltà (quanto meno all’inizio) a lasciarsi andare in un
rapporto sessuale. I primi rapporti sono in genere difficili. Sospettavo che non fosse stata vittima di abusi. Ma
allora, cos’era successo dopo il matrimonio? Scoprii che il turbamento all’origine delle vaginiti era legato a un
episodio avvenuto il giorno del matrimonio.
Era vestita di bianco, con il suo bell’abito da sposa, e mentre stava uscendo per andare in chiesa la madre le chiese:
«Sei vergine?» Lei rispose: «Sì».In seguito però si era sentita terribilmente in colpa per aver mentito alla madre il
giorno delle nozze. Per espiare la menzogna, che riteneva un peccato di fronte a Dio e agli uomini, si era vietata di
provare piacere nel sesso. Le chiesi: «Quando hai detto ‘sì’ a tua madre, potrebbe darsi che quel ‘sì’ non volesse
dire ‘sì, mamma, sono vergine’ ma piuttosto: ‘Sì, mamma, rispetto le tue idee, ma non ho voglia di rovinare il giorno
del mio matrimonio con i tuoi principi’?»
La mia domanda la spinse a vedere quel «sì» non più come: «Siccome ho mentito a mia madre, non merito di vivere
una bella sessualità» quanto invece: «Mia madre aveva diritto di avere le sue idee e io di vivere la mia vita come
volevo. Io la rispetto e mi rispetto». La aiutai ad andare a dire queste cose alla giovane sposa che era stata e che si
era sentita in colpa per aver mentito alla madre. Le sue vaginiti guarirono.
→ Candidosi maschile o balanite: anche gli uomini possono essere colpiti dal fungo Candida albicans, in
particolare a livello del glande. La maggior parte ritengono di averla contratta dalla partner. Tuttavia, potrebbero
invece chiedersi se pensavano che la loro relazione stesse finendo o si sentivano in colpa per non essere in grado