Page 39 - Il grande dizionario della metamedicina
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l’altro, rimane sospesa in questa situazione impossibile che le provoca un malessere sempre maggiore e che manda
il suo cervello in cortocircuito.
Posso accettare questo: «Abbiamo sempre una scelta!»?
Qual è la scelta che posso fare per essere in armonia con me stesso?
Se posso fare questa scelta, posso liberarmi dai sintomi della bipolarità.
BLEFARITE: infiammazione acuta o cronica dei margini palpebrali che diventano rossi e disseminati di piccole scaglie
bianche, accompagnata da prurito e da bruciore alle palpebre. In alcuni casi può esserci anche un’infiammazione
suppurativa dei follicoli piliferi e delle piccole ghiandole situate alla base delle ciglia che può dare origine ad
ascessi. Vedi Fotofobia.
Che cosa mi è difficile accettare e mi crea un sentimento di vergogna?
Una delle mie operatrici mi scrisse a proposito del figlio di una donna che partecipava a un seminario. Il bambino,
di due anni e mezzo, aveva dapprima avuto l’orzaiolo e in seguito aveva sviluppato problemi di fotofobia
(intolleranza alla luce). Il medico curante l’aveva mandata da un pediatra oftalmologo che aveva diagnosticato una
blefarite o rosacea delle palpebre (malattia cutanea cronica). Scoraggiata, la madre non sapeva cosa fare per guarire
il figlio, dato che lo specialista aveva detto che si trattava di una malattia incurabile.
Riflettei dapprima sull’orzaiolo di cui il bambino aveva sofferto e mi chiesi cosa avesse potuto vedere da
procurargli un sentimento di vergogna. Qualcosa che lui non voleva si vedesse alla luce del giorno (fotofobia) e che
gli aumentava il senso di vergogna (blefarite).
A due anni e mezzo di solito i bambini imparano cosa sia la pulizia. Mi chiesi se il bambino non avesse problemi in
questo senso e lo suggerii alla mia operatrice. Ne parlò con la madre che le disse: «La cosa mi colpisce perché dico
spesso a mio figlio di avvertirmi quando ha bisogno di andare in bagno, ma la maggior parte delle volte me lo dice
quando se l’è già fatta addosso».
È molto probabile che il bambino si sia vergognato delle sue mutande sporche.
BLENORRAGIA o GONORREA: vedi Malattie sessualmente trasmissibili o MST.
BOCCA:la bocca ha diverse funzioni: digerente, essendo l’ingresso dell’apparato digerente; respiratoria, dato che
contribuisce con il naso all’entrata e all’uscita dell’aria nell’organismo; fonatoria, poiché, con il contributo della
lingua, delle labbra e delle corde vocali prende parte alla parola e al canto.
Infine, grazie ai muscoli che la circondano, permette di esprimere l’affetto attraverso il bacio e prende parte alla
sessualità. Per tutte queste ragioni, la bocca rappresenta l’apertura e lo scambio.
Un problema alla bocca riguarderà quindi gli scambi con il nostro ambiente.
→ Stomatite: infiammazione del cavo orale.
Mi sento forse frustrato per il fatto di non ricevere sufficiente nutrimento fisico (cibo, soldi) o affettivo (i baci)?
Può darsi che io non riceva gli scambi affettivi che vorrei avere?
Per esempio, può darsi che io non ami il modo in cui il mio partner mi abbraccia e che questo non mi nutra dal punto
di vista affettivo.
→ Afta o ulcera della mucosa orale: ulcerazioni superficiali dolorose a livello della mucosa orale o, più
raramente, genitale.
Le afte possono venire da un insieme di frustrazioni e tristezza per essere respinti dalla persona con la quale
vorremmo condividere un’intimità fisica (baci) o sessuale (fare l’amore). Possono anche essere causate dal
rimuginare con rabbia.
Provo frustrazione e tristezza nella mia relazione?
C’è una situazione che mi provoca rabbia?
→ Bocca secca: mancanza di saliva presente in generale nelle persone che respirano male con il naso e che, di
conseguenza, tendono a respirare con la bocca. Un sentimento di solitudine affettiva o la paura corrispondente
possono esprimersi con la bocca asciutta.
Mi sento forse abbandonato, lasciato a me stesso?
Può darsi che non riceva il nutrimento affettivo che vorrei?
Posso stare con un uomo che non mi piace abbracciare, ciò che lascia inappagato questo mio bisogno.
→ Cancro alla bocca o del cavo orale: la mucosa orale è costituita da uno spesso strato di cellule epiteliali piatte,
pluristratificate, chiamato «epitelio pavimentoso». Le cellule sono simili a quelle dell’epidermide, con la differenza
che non sono soggette al processo di cheratinizzazione (strato corneo).
Un cancro alla mucosa orale può essere riferito a un sentimento di privazione.
Ho la sensazione di essermi sempre sacrificato per gli altri o di essere stato privato di ciò che avevo diritto di