Page 234 - Il grande dizionario della metamedicina
P. 234
«Non ricomincerò certo con un altro figlio…» Lei mi ripose: «Era quello che mi dicevo ogni giorno». Quella frase
mi suscitò una domanda: «È possibile che il tuo corpo abbia sentito il messaggio e abbia fatto in modo che tu non
ricominciassi?» Dopodiché le proposi di ringraziare il suo corpo, comunicargli che aveva capito il messaggio e che
dunque non aveva più bisogno dell’endometriosi. La portai anche ad accettare l’idea che se avesse avuto un altro
figlio sarebbe stato più facile, dato che ormai aveva esperienza. Ma anche se non ne avesse avuti altri, magari un
giorno suo figlio avrebbe avuto un amico che sarebbe stato per lui come un fratello. Le dissi questo perché la donna
era molto preoccupata al pensiero che il figlio potesse sentirsi solo se lei non gli avesse dato un fratellino o una
sorellina.
Ho forse qualche timore che mi impedisce di voler avere un bambino?
È possibile che non voglia avere un bambino nella situazione in cui sono, o con il partner che ho ora?
Ho forse paura di rivivere le difficoltà che ho avuto durante la gravidanza o durante i primi anni di vita di mio
figlio?
→ Endometrite: infiammazione della mucosa uterina (endometrio). Può derivare da un’angustia dovuta alla
difficoltà di restare incinta.
Può essere collegata a rabbia nei confronti del coniuge che ci nega la gioia di diventare madri. Può anche
derivare da conflitti presenti all’interno del proprio focolare domestico o della propria famiglia.
Cos’è che mi toglie gioia nella mia casa o nella mia famiglia?
→ Fibroma uterino: tumore formato da tessuti fibrosi. Riguarda sovente un figlio o un membro della famiglia
deceduto che si vorrebbe avere ancora con sé. Può trattarsi di un figlio, un fratello, una sorella morti in incidenti,
oppure annegati o suicidi. Ma anche di un figlio perduto con un aborto spontaneo o procurato, oppure di un figlio che
si è dovuto dare in adozione. La difficoltà nello staccarsi da questa persona può dipendere da rimpianti, sensi di
colpa o dalla fatica di accettare la sua assenza.
Una mia paziente aveva un fibroma con metrorragie. Il suo medico le aveva proposto un’isterectomia (ablazione
dell’utero) ma lei voleva scoprire ciò che quei sintomi volevano farle capire. La aiutai dunque a fare un
collegamento tra il suo utero e l’ambiente domestico. Stava forse vivendo in un ambiente che le causava dispiaceri?
Comprese che era proprio così. Si liberò dunque di quelle emozioni e le metrorragie si interruppero. Riguardo al
fibroma, invece, esplorò tutte le strade che portassero a un bambino o a un parente, ma non trovò nulla. Tornò
nuovamente da me e fu allora che mi venne in mente di farle la seguente domanda: «Potrebbe darsi che tu non voglia
separarti dal tuo nucleo famigliare?» La domanda colse in pieno il problema: erano anni che voleva separarsi dal
marito ma non riusciva a farlo perché per lei ciò equivaleva a mandare in frantumi il nucleo famigliare. Benché
avesse avviato una procedura di divorzio, continuava a non riuscire a staccarsi dalla famiglia. Era quello il nucleo
che aveva nell’utero.
È possibile che non riesca a lasciar andare quello che riguarda il mio nucleo famigliare?
Si tratta forse del figlio che amavo e che ho perduto, o del figlio che non ho avuto?
Si tratta forse di un membro della famiglia o di una persona che rappresenta il mio nucleo famigliare?
→ Retroversione uterina o utero retroverso: è legato molto spesso alla paura di trovarsi o ritrovarsi incinta. Si
teme di non riuscire a tenere sotto controllo la situazione. La retroversione comporta di frequente l’ablazione
dell’utero, che esprime il desiderio inconscio di non volere figli o di non volerne più. Per le donne che temono che
il loro coniuge desideri avere altri figli, questa è la scusa che permette di non dover più partorire.
Ho voluto porre un termine alla possibilità di rimanere incinta?
→ Sanguinamenti abbondanti o perdite di sangue: vedi Menorragia e Metrorragia.