Page 175 - Il grande dizionario della metamedicina
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Ho pensato che nessun uomo mi vorrà con un seno in meno e con delle brutte cicatrici sul petto?
     In un uomo, se il tumore alle ossa segue quello della prostata:
     È possibile che abbia pensato che non valgo più niente come uomo?
     → Ossa che scrocchiano: vedi Sinoviale.
     OSSIURI: vedi Parassiti intestinali.
     OSSO  SACRO: il sacro, o osso sacro, è un osso importante della cintura pelvica. Fa parte della zona sacrale, luogo
     dell’unione sessuale. I problemi al sacro sono dunque sovente legati a una svalutazione sessuale o a preoccupazioni
     sul piano sessuale. Vedi anche Sclerosi a placche del bacino alla voce Sclerosi a placche.
     → Dolore al sacro:
     Per una donna:
     Mi svaluto perché mi sento meno desiderabile delle altre donne, perché non riesco a lasciarmi andare in un
     rapporto sessuale o perché non ho una vita sessuale?
     Ho paura di dover rinunciare a una sessualità soddisfacente a causa dei problemi sessuali del mio partner?

     Per un giovane:
     È possibile che mi svaluti sessualmente perché sono ancora vergine?

     Per un bambino:
     Questo  bambino  si  svaluta  forse  per  il  fatto  di  avere  un  pene  più  piccolo  di  quello  di  suo  padre  o  dei  suoi
     compagni?
     → Tumore all’osso sacro:è legato molto spesso a unasvalutazione sul piano della sessualità. È frequente nelle
     donne che, avendo subito una mastectomia, pensano: «Adesso come posso essere ancora desiderabile per mio marito
     o per un eventuale partner?»
     Questo tumore si trova più raramente nelle donne che si sentono ben appoggiate dal loro coniuge.
     Mi sono forse sentita svalutata e sessualmente meno desiderabile?
     OSTEITE: processo infiammatorio delle ossa che si manifesta con dolori intensi o persistenti.
     Prima che mi venisse questa malattia, ho provato una grande collera o rabbia nei confronti di una persona che
     per me rappresentava l’autorità?
     OSTEOMIELITE: patologia delle metafisi delle ossa lunghe.
     Ho provato rabbia perché cercavano di limitare la mia libertà di azione?
     OSTEOPATIE:  un  problema  a  livello  delle  ossa  e  del  midollo  può  denotare,  a  seconda  della  zona  colpita  e  della
     specificità della patologia interessata:
     – Una mancanza di flessibilità verso di sé o gli altri se riguarda le articolazioni. Si può pretendere da se stessi di
     essere competititvi o perfetti e denigrarsi se non si riesce a esserlo.
     – Un sentimento di impotenza e di svalutazione se si tratta di scoliosi, di osteoporosi, di dolori alle ossa, articolari,
     di tumore alle ossa (osteolisi).
     – Una mancanza di sostegno affettivo o materiale, se colpisce la colonna vertebrale.
     – Un senso di colpa nei confronti del piacere, se la patologia ci impedisce di fare attività che ci renderebbero felici.
     → Dolori alle ossa: possono esprimere un blocco dell’energia. La pauradi andare avanti può colpire le anche, le
     gambe e i piedi. La paura di non essere abbastanza competenti in ciò che ci prendiamo come responsabilità o che
     facciamo può dar luogo a dolori a livello delle spalle, delle braccia e delle mani. Anche la rabbia può bloccare
     l’energia, per esempio: la rabbia che rimastichiamo può provocare dolori alle mascelle; la rabbia verso quanto ci
     viene imposto può causare dolori alle ginocchia…
     Scrivendo questo libro, a un certo punto ho avuto molto male all’anca sinistra. Sapevo che un dolore all’anca è
     sovente in relazione con la paura di avanzare verso qualcosa che può cambiarci la vita. Riflettevo, ma non riuscivo a
     trovare il messaggio che il dolore cercava di trasmettermi.
     Poi partii per Bali e, nel corso del viaggio, incontrai un grande guaritore. Siccome non riuscivo a liberarmi dal
     dolore, accettai il suo aiuto. Mi fece una pressione molto forte su una coscia per sbloccare l’energia. In seguito non
     avevo più dolore all’anca, ma l’avevo alla coscia: mi aveva lasciato un bel segno blu. Dicevo, scherzando, che
     aveva cambiato posto al dolore. Tuttavia aveva detto qualcosa alla sua assistente, chiedendole di tradurmelo. Dopo
     la seduta, mi disse: «Secondo lui stai provando rabbia nei confronti di alcuni partecipanti ai tuoi seminari, ma devi
     accettare che non siano pronti a comprendere…» Vedendo il mio stupore, cercò di aggiustare meglio le parole: «Può
     essere un senso di delusione…» Accettai meglio la parola «delusione».
     Al ritorno dal viaggio, stavo parlando con il mio compagno quando il dolore mi tornò in maniera intensa. Allora
     pensai di voler sentire quello che il dolore cercava di dirmi. Mi misi in uno stato di ascolto passivo. E mi venne:
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