Page 299 - Sbirritudine
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«So quello che hai passato, e per questo potrai organizzare tu la tua
squadra. Avevi provato a fare questo anni fa, no? Ma stavolta sarà
diverso, verrai sostenuto. Non ci saranno più problemi. Avrai l'appoggio
di tutti a qualunque livello.»
So che quello che dice non è vero. Lui non può garantire niente.
Tornare a lavorare significa ricominciare tutto daccapo, per non arrivare
da nessuna parte. Perché mi vogliono di nuovo? Quale manovra stanno
preparando? Di cosa hanno bisogno in realtà?
«No, grazie» rispondo. A Prezia c'è un nuovo boss: i corleonesi sono
fuori gioco e la nuova mafia profetizzata da Pino Tortorici è salita al
potere. Un nuovo livello. Affari, grandi affari. E nessun morto. «Mi
dispiace, ma io a Prezia non ci torno.»
«Ma io non ti chiedo di andare a Prezia» obietta il questore.
«No? E dove?»
«A Bonifacio. Devi ricominciare da Bonifacio.»
Resto in silenzio. È qui che mi vogliono? A casa mia? E come potrei?
Non si può vivere e poliziottare nello stesso posto, è la regola. La mia
regola. Qui è morto mio padre, qui vive la mia famiglia. Qui è
cominciato tutto.
Dico no. Dico che non posso accettare, che è finita, che non ce la
posso fare. Che lui è colpevole quanto gli altri e io non posso lavorare
per loro. Gli dico: Senta dottore, lei e gli altri avete ammazzato Spada.
Lei e gli altri vi siete appattàti con Cosa Nostra. Non mi potete chiedere
di lavorare per voi, perché io ho sempre lavorato contro di voi. E la
Patania?, gli chiedo. E Rizzitelli e Patalèo? E Calafiore? Se tornassi
sarebbero i primi della lista, ma voi li proteggereste, come avete già
fatto. E allora non serve a niente. Andate a farvi fottere.
Mi aspetto che il questore mi mandi a quel paese. Che mi risponda:
“Come si permette lei? Come osa?”. E invece mi ringrazia: «Grazie»
mi dice. «Vedrai che faremo grandi cose insieme.»
Non capisco. Guardo mia moglie, che ha lo sguardo lucido, mio
figlio che stringe i denti e mia figlia con gli occhi sgranati. Perché non
ho detto niente di quello che pensavo: gli ho detto sì. Non volevo, ma
l'ho fatto. Ho accettato. Volevo dire no e ho detto sì.
Chiudo. Anna mi fissa, mio figlio si volta e se ne va. Mia figlia mi si
avvicina preoccupata. Mia moglie non respira, trattiene il fiato. Sta