Page 57 - Mani in alto
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Il maresciallo Farolfi nel caveau
Il maresciallo Farolfi l’ha visto fare ai detective nei film americani: si appostano
nel caveau di una banca importante per individuare i sospettati di furti e rapine. Tanti
rapinatori, infatti, si servono delle cassette di sicurezza per depositare gran parte del
malloppo.
Alla sede centrale della Cassa di Risparmio di Bologna, il maresciallo Farolfi
arriva a piedi. Prima si ferma un poco nei giardinetti pubblici lì accanto, tra le
panchine c’è sempre un via vai interessante. Dopo, oltrepassata la strada, infila una
porticina laterale solitamente riservata ai dipendenti, quindi entra nel maestoso
palazzo della banca. Da lì scivola furtivamente al piano inferiore, saluta il custode e
si accomoda in uno stanzino laterale.
A volte l’enorme porta blindata circolare è aperta perché all’interno c’è un cliente
o un notaio che redige un inventario. Il maresciallo si affaccia e scruta le cassette di
sicurezza.
All’interno del caveau domina il colore giallo ocra, si scende una breve scaletta e
ci si ritrova in un ampio locale dove sono sistemati alcuni tavolini con il ripiano in
vetro.
Per aprire una cassetta di sicurezza occorre inserire due chiavi
contemporaneamente. Una è custodita dalla banca e l’altra l’ha in consegna il cliente
titolare della cassetta. Il maresciallo non può ovviamente verificarne il contenuto
senza le due chiavi, ma dal suo punto di osservazione può vedere chiunque entri nel
caveau.
Farolfi è appena passato accanto alla grossa porta blindata, e nello stesso istante
Paolo, Daniele e Romano attraversano il portone principale al piano superiore. E
mentre scendono al piano di sotto per accedere al caveau, il maresciallo si è già
eclissato nella penombra dello stanzino attiguo.
Di solito tra le cassette di sicurezza si vedono anziane signore che sistemano
collane e gioielli per tenerle al sicuro dai malviventi, oppure vecchi signori che
ripongono un testamento olografo. Se arrivano tre giovanotti con la faccia euforica,
tutto lascia pensare che s’apprestino a collocare una refurtiva.
I tre amici non hanno la borsa gialla, i soldi che devono depositare sono nelle
capienti tasche del paltò di Paolo. Meglio tenerli al sicuro i soldi, non si sa mai, in
giro ci sono tanti delinquenti, poi quando servono si possono venire a prelevare
tranquillamente.