Page 919 - Shakespeare - Vol. 4
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Non poteva più revocare.
               Quando arrivai qui e ti udii,
               Fu la mia Arte che fece spalancare
               La bocca del pino

               E ti permise di uscire.



              ARIEL
               Grazie, padrone.



              PROSPERO
               Se mai ti provi a brontolare ancora
               Spacco una quercia e ti rinserro
               Nelle sue viscere nodose

               A urlare per altri dodici inverni.



              ARIEL
               Perdono, padrone.
               Ubbidirò agli ordini e prometto
               Che spiriterò da bravo.



              PROSPERO
               Fa’ così, e fra due giorni

               Sarai libero.



              ARIEL
               Viva, mio nobile padrone!
               E cosa devo fare? Dimmi,
               Cosa devo fare?



              PROSPERO
               Diventa una Ninfa del mare: visibile

               Solo a te stesso e a me, invisibile
               A ogni altra pupilla.
               Va’, rivesti questa forma
               E torna qui.

               Lavora presto e bene.
                                                                                                  Esce (Ariel).
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