Page 737 - Shakespeare - Vol. 4
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e implorate la benedizione di vostra madre. (A Ermione) Volgetevi, buona
signora,
la nostra Perdita è stata ritrovata.
ERMIONE
Voi dei, volgete giù lo sguardo,
e dai vostri sacri vasi versate grazie
sul capo di mia figlia! Dimmi, mia cara,
dove sei stata salvata? Dove hai vissuto? Come sei giunta
alla corte di tuo padre? Poiché ora sentirai che io,
saputo da Paolina che l’oracolo
dava speranza che tu fossi in vita, mi son conservata
per assistere a questo finale.
PAOLINA
Per questo c’è tempo;
o loro vorranno (a questo punto) che voi turbiate
la vostra gioia con simili racconti. Andate,
voi tutti illustri vincitori; la vostra esultanza
dividete con tutti. Io, vecchia colomba,
volerò su qualche ramo secco, e là
il mio compagno (che mai più potrà esser ritrovato)
lamenterò, finché sarò finita.
LEONTE
Oh, basta così, Paolina!
Dovresti prendere marito per mio consenso,
come io ho preso moglie per il tuo: questo è un patto
suggellato tra noi con giuramento. Tu hai trovato la mia;
come, è ancora da chiedersi; poiché io la vidi,
come credetti, morta; e invano dissi molte
preghiere sulla sua tomba. Non cercherò lontano −
in quanto a lui, so in parte come la pensa − per trovarti
un marito degno di te. Vieni, Camillo,
e prendila per mano; tu il cui merito e onestà
sono ben noti; e qui garantiti
da noi, coppia di re. Adesso andiamo.
(A Ermione) Ah! Guardate mio fratello: perdonatemi entrambi,