Page 1829 - Shakespeare - Vol. 4
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               Come può mancare di soggetto la mia Musa

               fin che tu respiri e ai miei versi infondi
               il tuo dolce tema, forse troppo eletto
               per esser celebrato da ogni comune carta?
               Ringrazia pur te stesso se alcunché di mio

               degno di lettura colpirà la tua attenzione;
               chi può esser tanto ottuso da non scrivere di te
               se la stessa tua presenza dà luce all’inventiva?
               Sii tu la decima Musa, dieci volte più degna

               di quelle antiche nove che i poeti invocano;
               e chi supplica il tuo aiuto, possa egli dar vita
               a rime immortali che resistano al futuro.
                               Se la mia povera Musa piace a quest’epoca difficile,

                               mia sia la fatica, ma tua la gloria.
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