Page 1824 - Shakespeare - Vol. 4
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               Quante volte ho visto un raggiante mattino

               blandire le vette dei monti con occhio maestoso,
               baciare i verdi prati con aureo volto,
               dorare i pallidi ruscelli con celeste alchimia
               e subito permettere ad oscure nubi di passare

               con minacciosa furia sul suo divino aspetto
               e nascondere il suo viso al mondo abbandonato,
               fuggendo con vergogna furtivo ad occidente.
               Proprio così il mio sole un mattino brillò

               sulla mia fronte con esultante splendore;
               ma ahimè, non fu mio che per un’ora,
               una massa di nuvole or me lo ha nascosto.
                               Ma non per questo il mio amore lo disdegna;

                               i soli terreni si oscuran se il sole del cielo s’adombra.
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