Page 1586 - Shakespeare - Vol. 4
P. 1586
Sire, non v’avevo mai battuto prima d’ora.
RE
Ben di rado, Charles;
ma non ce la spunterete mai, se mi concentro nel gioco.
Allora, Lovell, che notizie dalla Regina?
LOVELL
Non ho potuto comunicarle di persona
ciò che mi avete ordinato, ma tramite la sua ancella
le ho inviato il messaggio; ella vi trasmette i suoi ringraziamenti
con la più grande umiltà, e implora l’Altezza Vostra
di pregare ardentemente per lei.
RE
Cosa mi dici, ohibò?
Di pregare per lei? Come, siamo già alle doglie?
LOVELL
Così dice l’ancella, e tale è la sofferenza
che ogni spasimo è quasi una morte.
RE
Ahimè, la mia buona Regina!
SUFFOLK
Dio la sollevi incolume dal suo fardello,
e le sia dolce il travaglio, perch’ella allieti
Vostra Altezza con un erede.
RE
È mezzanotte, Charles:
ti prego, a letto, e nelle tue preghiere ricorda
lo stato della mia povera Regina. Lasciami solo,
che devo riflettere a cose per cui la compagnia
sarebbe di scarso aiuto.