Page 1475 - Shakespeare - Vol. 4
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PROLOGO EN
Stavolta non son qui per farvi ridere. Stiamo per presentarvi
eventi dall’aspetto grave e austero,
tristi vicende, alte e toccanti, pregne di maestà e sofferenza,
scene sì nobili da farvi sciogliere in pianto.
Chi fra voi è aperto alla compassione
potrà, se crede, farsi scappare una lacrima:
il soggetto lo merita. Chi spende i propri soldi
soltanto perché si aspetta una trama credibile,
troverà in essa qualche verità. Chi poi viene a vedersi
una o due scene spettacolari, che gli faccian dire
che il dramma non è male, se ne stia zitto e buono,
ed io m’impegno a ripagarlo del suo scellino
nel breve giro di due ore: con tanto d’interessi. Soltanto
chi è qui venuto a sentire una commedia giocosa e sboccata,
o un clangor d’armature, o a godersi le uscite
dell’uomo dal camicione multicolore orlato di giallo, 2
potrà dirsi deluso. Poiché sappiatelo, cortesi uditori:
a metter sullo stesso piano la nostra storia vera e tali esibizioni
di giullari e duellanti, non solo rinunceremmo a fare uso
del nostro cervello, ed alla nostra conclamata intenzione
di presentarvi sempre e solo la Verità,
ma perderemmo i più esigenti fra i nostri amici. 3
Pertanto, per carità di patria, e per la fama che avete −
il pubblico più eletto e ben disposto che la città possa offrire −
restate seri come vi vorremmo. E immaginate di vederli,
i personaggi della nostra nobile istoria,
esattamente quali furono in vita; immaginateli nella loro grandezza,
accompagnati dalla gran folla accaldata
dei loro mille seguaci. Poi, in un istante, osservate
come fan presto i potenti a cadere in disgrazia:
e se la voglia di ridere a quel punto vi assale,