Page 26 - Shakespeare - Vol. 3
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Cosa sei tu che usurpi questo tempo della notte
e la nobile forma di uomo di guerra
nella quale incedeva la maestà
del re sepolto? In nome di Dio, parla!
MARCELLO
L’abbiamo offeso.
BERNARDO
Guardate, se ne va.
ORAZIO
Fermati, parla, parla, ti ordino di parlare.
Il Fantasma esce.
MARCELLO
È andato. Non parlerà mai.
BERNARDO
E allora, Orazio? Tremi e sei pallido.
Non è, quella cosa, più che allucinazione?
Che ne pensi?
ORAZIO
In nome di Dio
non l’avrei mai creduto
senza la prova fondata e sicura
dei miei occhi.
MARCELLO
Non somiglia al re?
ORAZIO
Come tu a te stesso.
Quell’armatura la portava
in battaglia con l’avido Norvegese. 4
E quell’occhio grifagno l’aveva nell’urto