Page 1771 - Shakespeare - Vol. 2
P. 1771
ATTO I 1 EN
Scena I EN
Entrano Orlando e Adam.
ORLANDO
A quel che ricordo, Adam, fu così che mio padre mi lasciò per testamento la
miseria di mille corone, e come tu dici dette l’incarico a mio fratello, con la
sua benedizione, di educarmi al meglio; ed è qui che cominciano le dolenti
note. Mio fratello Jaques lui lo mantiene agli studi, e a quel che si dice ne
trae gran giovamento. Quanto a me, mi tiene in casa senza alcuna istruzione,
o per dirla tutta mi ci tiene chiuso senza curarsi affatto di me. Lo puoi
chiamare mantenimento, per un nobile come me, ciò che non è diverso dal
tenere un bue nella stalla? I suoi cavalli son trattati meglio, ché non solo son
nutriti meglio, ma sono ammaestrati al maneggio, e da istruttori che gli
costano un occhio. Mentre io, suo fratello, in casa sua son riuscito solo a
crescere, cosa di cui gli sono ugualmente debitori i suoi animali cresciuti sullo
strame. All’infuori di questo nulla, che mi elargisce con tanta generosità, il
suo atteggiamento è tale che sembra volermi sottrarre quel che m’ha dato
madre natura. Mi fa mangiare coi servi, mi rifiuta il posto d’un fratello, e tenta
in ogni modo di avvilire la mia nobiltà con una pessima educazione. Questo
mi angoscia, Adam, e lo spirito di mio padre, che credo di avere in me,
comincia a ribellarsi contro questa servitù. Non voglio più sopportarla, anche
se ancora non so il rimedio giusto per liberarmene.
ADAM
Ecco arrivare il mio padrone, vostro fratello.
Entra Oliver.
ORLANDO
Stai da parte, Adam, sentirai come mi maltratta.