Page 7 - Shakespeare - Vol. 1
P. 7

Shakespeare, dice che egli frequentò, forse dai cinque anni in su, la King’s
New School di Stratford, ottima grammar school condotta da laureati di
Oxford, e lì imparò il suo «poco latino e meno greco» (Ben Jonson). La
notizia successiva è quella del matrimonio con Anne Hathway di Shottery,
autorizzato dal vescovo di Worcester il 28 novembre 1582 - e sarà stato
celebrato poco dopo. Lo sposo aveva diciott’anni, la sposa ventisei, e il
registro di Stratford segna al 26 maggio 1583 il battesimo della figlia
Susanna. Costei avrebbe sposato nel 1607 il medico John Hall e avrebbe
poi ricevuto il grosso dell’eredità paterna. Seguirono nel 1585 due gemelli,
Hamnet morto a 11 anni, e Judith, sposa a 31 anni (1616) del vinaio
Thomas Quiney: la loro figlia Elizabeth fu l’ultima degli Shakespeare, estinti
nel 1670.
Nulla sappiamo di Shakespeare negli anni 1585-92, che i biografi chiamano
«gli anni perduti». Gli aneddoti lo vogliono «maestro di scuola in
campagna» e «bracconiere a Charlecoat» (e per questo costretto a
emigrare a Londra). È più probabile che sia stato ingaggiato da qualcuna
delle compagnie londinesi che toccarono Stratford negli anni Ottanta. Nel
1592 faceva con successo l’attore e il drammaturgo a Londra: lo
desumiamo dalle ingiurie di Robert Greene, che lo chiamò «un corvo
venuto dal nulla che si fa bello con le nostre penne... un cuore di tigre
avvolto nella pelle d’un attore (distorsione d’un verso della terza parte
dell’Enrico VI)... che essendo un buono a tutto pretende di essere l’unico
Scuoti-scena [Shake-scene] del paese». Per queste offese fu indotto a
scusarsi, dopo la morte di Greene, il curatore del suo testo, Henry Chettle,
che riconobbe invece l’onestà, il garbo e la bravura di Shakespeare. Nel
1593-94 i teatri furono fermi per la peste, e Shakespeare sfoderò una vena
di poeta umanistico, pubblicando i poemetti Venere e Adone e Il ratto di
Lucrezia. Dal Natale 1594 egli fece parte dei Lord Chamberlain’s Men con
due dei maggiori attori dell’epoca, William Kempe e Richard Burbage. Con
essi, nel 1598, divenne azionista del nuovo teatro The Globe. All’ascesa di
Giacomo I (1603), la compagnia diventa dei King’s Men, e in essa
Shakespeare è attore, autore e amministratore, uno dei suoi maggiori
esponenti anche negli impegni a Corte. Dal 1608 i King’s Men recitano
soprattutto nel teatro chiuso dei Blackfriars. Alcuni documenti ci dicono che
il poeta viveva da solo nella zona dei teatri, e investiva i suoi cospicui
guadagni a Stratford - a Londra acquistò solo una casa - in terreni e case
e in altre speculazioni. Molta incertezza rimane sulle date dei plays e sui
suoi movimenti, né si sa quando si sia ritirato a Stratford (1609?). Nel
gennaio del 1615 o 1616 scrisse un testamento che ha suscitato molte
discussioni, ci tornò sopra il 25 marzo 1616 e lo firmò con mano tremante.
Morì il 23 aprile di quell’anno (un aneddoto dice in seguito a una bevuta
   2   3   4   5   6   7   8   9   10   11   12