Page 6 - Shakespeare - Vol. 1
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INTRODUZIONE

La vita

L’uomo

«Tutto ciò che con certezza sappiamo di Shakespeare è che nacque a
Stratford sull’Avon, vi si sposò, vi ebbe figli, andò a Londra dove fece
l’attore e scrisse opere di poesia e di teatro, tornò a Stratford, vi fece
testamento, vi morì e vi fu seppellito». Questa è l’affermazione, molto
citata, di uno studioso del Settecento, George Steevens. Da allora una
messe di documenti esterni, anagrafici, legali, sono stati scoperti
sull’uomo, sulla sua famiglia e sui rapporti che egli ebbe a Londra e a
Stratford. Si sa più di lui, scrive il suo biografo più recente, lo Schoenbaum
(1977), che di ogni altro drammaturgo dell’epoca, e siamo lontani dai
tempi in cui si potevano attribuire le sue opere a personalità “più colte”.
Però la massa di notizie forma una cornice all’interno della quale la
persona dell’artista è poco più che un’ombra indistinta. E d’altra parte quasi
ogni parola che Shakespeare scrisse appartiene anzitutto all’io e al mondo
dei suoi personaggi teatrali, o al personaggio dei Sonetti, e nulla sappiamo
delle idee e della vita interiore del poeta. Non c’è niente, nessun nesso,
che unisca il soggetto anagrafico di Stratford al mondo shakespeariano.
Gli Shakespeare venivano dalle campagne del Warwickshire, dove nel 1248
un William Shakespeare di Clopton fu impiccato per furto. Il nonno del
drammaturgo, Richard, fu fittavolo nella tenuta del nobile Robert Arden di
Wilmcote; e la figlia di questi, Mary Arden, dopo la morte del padre (1556),
sposò il padre del poeta, John, che s’era trasferito a Stratford a farvi il
guantaio e il commerciante in pellami, lana, orzo, legnami. Sul trono
inglese Elisabetta succedeva a Maria la Cattolica (1558) e John saliva la
scala dei pubblici uffici fino a essere nominato balivo (sindaco) nel 1568.
Nel 1556 aveva comprato la casa di Henley Street che per la tradizione è la
casa natale del terzo figlio William: iscritto nel registro dei battesimi il 26
aprile 1564, e, ancora secondo la tradizione, nato il 23 aprile, festa di San
Giorgio patrono della nazione. Poi le fortune di John declinarono, almeno
fino al 1596, quando William, da Londra, gli fece ottenere lo stemma
nobiliare che ora è sul monumento funebre del poeta: questo passaggio da
yeoman (borghese) a piccolo gentiluomo indicherebbe che le condizioni di
John migliorarono prima della sua morte nel 1601 (la vedova morì sette
anni dopo). Nicholas Rowe, che nel 1709 pubblicò la prima biografia di
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