Page 175 - Shakespeare - Vol. 1
P. 175
a patire un naufragio, o ad approdare
laddove potrò saziare il mio amore.
SUFFOLK
Ah, mio buon signore, questo racconto banale
è solo una premessa alle sue degne lodi:
le qualità più perfette di quella dama stupenda
(se avessi l’abilità adeguata ad esporle)
formerebbero un volume di versi seducenti,
capaci di incantare ogni intelletto ottuso.
E, quel che è meglio, ella che è così divina,
così colma d’ogni delizia prelibata,
pure, con tutta l’umiltà dei suoi pensieri,
è lieta di essere al tuo comando...
comando, intendo, del casto e virtuoso intendimento
di amare ed onorare Enrico come suo signore.
RE ENRICO
Mai altro Enrico pretenderà da lei.
Perciò, Lord Protettore, da’ il tuo assenso:
che Margherita sia la regale sovrana d’Inghilterra.
GLOUCEST ER
Sarebbe come se acconsentissi a condonare
il peccato. Mio signore, Vostra Altezza sa
d’essere promesso a un’altra dama d’alto rango.
Come, dunque, potremo cancellare quel contratto
senza macchiare l’onore in modo sconveniente?
SUFFOLK
Come fa un governante coi giuramenti illeciti,
come il partecipante d’un torneo che,
avendo fatto voto di misurare le sue forze,
abbandona la tenzone per l’inferiorità
dell’avversario. L’inferiorità della figlia
d’un povero conte è manifesta, e perciò
il contratto può essere rotto senza ingiuria.
GLOUCEST ER
Perché, di grazia, cos’ha di più Margherita?