Page 177 - Shakespeare - Vol. 1
P. 177
se non Margherita, che di un re è la figlia?
I suoi tratti impareggiabili, assieme alla nascita,
la rendono adatta a un re e a nessun altro.
Il coraggio valoroso e lo spirito indomito
(maggiori di quanto non si veda in una donna)
risponderanno alla nostra speranza d’una prole da re,
poiché Enrico, figlio d’un conquistatore,
è probabile che generi altri conquistatori,
se stabilirà vincoli d’amore con una dama
così risoluta come la bella Margherita.
Dunque piegatevi, signori, e, in conclusione,
convenite con me che Margherita,
Margherita e non altri, sarà la regina.
RE ENRICO
Non so se questo avvenga per la forza
della tua relazione, mio nobile signore di Suffolk,
o perché la mia delicata giovinezza
non era stata finora mai contagiata
dalla passione di un amore ardente;
ma di una cosa sono certo: sento
un tale aspro tumulto nel mio petto,
tali forti segnali d’allarme, ora di speranza,
ora di paura, che mi si arrovellano i pensieri.
Pertanto imbarcati, mio signore, e corri in Francia,
trova un accordo ad ogni costo, e fai in modo
che Margherita accondiscenda a venire,
attraversando il mare, in Inghilterra,
per essere incoronata la fedele
regina di Enrico, unta dal Signore.
Per le tue spese, per un finanziamento
idoneo, raccogli una decima tra la gente.
Va’, ti dico, perché, finché non torni,
rimango in preda a mille inquietudini.
E tu, buon zio, non provare alcuna offesa.
Se tu mi giudichi per quello che sei stato,
non per quel che sei, so che riuscirai
a perdonare questa mia precipitosa iniziativa.
Dunque, portatemi dove, lontano dalla compagnia,
io possa meditare e macerarmi di dolore. 161
Esce.