Page 390 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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modello era infatti Cosima, che aveva sempre ammirato
                   restava legato al “tradimento”. Le due donne si riconci-
 moltissimo. Come la Wagner era diventata la vestale del  malattia,  né  dopo  la  sua  morte,  il  nome  dei  Nietzsche
 culto del marito, lei lo sarebbe stata di quello del fratel-  liarono solo moltissimi anni dopo, quando Weimar ospi-
 lo. E fece le cose in grande. Dopo una prima ristruttu-  tò un festival di opere di Siegfried Wagner, il figlio di
 razione della Silberblick, pagata da Meta von Salis, a cui  Richard e Cosima. In piedi intorno a un tavolo le due
 la annunciò a cose fatte, chiamò Henry Van de Velde,  vecchie  dame  (Cosima  aveva  89  anni,  Elisabeth  80)  si
 uno dei capiscuola dell’architettura moderna, a occupar-  strinsero la mano e si guardarono negli occhi, forse un
 si dell’Archivio. Volle però che l’ambiente fosse severo,  po’ complici, stupite di essere ancora vive, ricche e fa-
 senza  le  pacchianerie  che  aveva  visto  a  Tribschen.  Lei  mose a tanti anni dalla morte dei rispettivi marito e fra-
 stessa vestiva sempre di nero. Tutto doveva essere auste-  tello senza in fondo aver mai fatto nulla nella vita se non
 ro,  in  armonia  col  personaggio  che  veniva  celebrato.  sfruttare abilmente il loro genio.
 Nietzsche  non  era  Wagner.  Elisabeth  non  aveva  però  Un anno dopo averla avuta in uso da Meta von Salis,
 esitato a collocare un busto di Bernard Förster di fronte  Elisabeth le comprò Villa Silberblick per 40 mila mar-
 a  quello  di  Nietzsche,  quasi  in  una  corrispondenza  i-  chi.  Ormai  poteva  permetterselo.  Un  “train  de  vie”
 deale.            molto dispendioso le era consentito, oltre che dai gene-
 A  Weimar  Elisabeth,  che  la  maturità  aveva  reso  un  rosi  lasciti  dei  numerosi  finanziatori  dell’Archivio,  dal
 po’ meno scipita dal punto di vista dell’avvenenza fisica,  fatto che i libri del fratello si vendevano ora a centinaia
 come era avvenuto anche per Cosima Wagner, faceva la  di  migliaia  di  copie,  tanto  che  poté  rinunciare  con  un
 gran vita. «Non fa un passo in città, viaggia solo a bordo  sorriso noncurante e anche un po’ sprezzante al mode-
 del suo equipaggio, con cocchiere e valletto in livrea a  sto vitalizio che l’Università di Basilea, nel 1897, si era
 cassetta. È diventata una vera gran dama, molto ricerca-  decisa  a  togliere  al  suo  ex  professore  e  che  era  stato
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 ta nelle cerchie aristocratiche e di Corte» , scrive Gast  determinante, per tantissimi anni, perché Nietzsche po-
 a Overbeck. Ha parecchia servitù, tiene casa aperta e le  tesse  scrivere  le  sue  opere  e,  una  volta  impazzito,  so-
 piace dare ricevimenti che definisce, prendendo dal lin-  pravvivere da infermo.
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 guaggio del fratello, «in grande stile» .  Nel  1897  infatti  Nietzsche  era  vendutissimo.  Aveva
 Che  una  parvenu  come  Elisabeth,  che  in  fondo  era  lettori e fan adoranti un po’ dappertutto e fra gli intel-
 stata la bambinaia dei suoi figli, si concedesse simili lussi  lettuali  europei,  e  non  solo  europei,  era  ormai  una
 provocò lo sdegno di Cosima Wagner che, in una livida  moda, un segno di distinzione, recarsi in pellegrinaggio
 lettera alla figlia Daniela, scrive: «Lo sai che adesso Eli-  a  Weimar.  Nietzsche  era  diventato  un  vero  e  proprio
 sabeth Nietzsche sta conducendo un tenore di vita piut-  culto se nel 1897 Ferdinand Tönnies sentì il bisogno di
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 tosto alto, con servitori e tutto il resto?» . E a un ami-  scrivere un libro, intitolato appunto Il culto di Nietzsche,
 co,  lo  scrittore  inglese,  noto  per  il  suo  antisemitismo,  per criticare questa idolatria  100 .
 Houston Stewart Chamberlain, aggiunge: «Tutta questa  Dopo  che  nel  1888  Georg  Brandes  aveva  tenuto  il
 nuova ondata di popolarità deve averle dato alla testa...  corso  all’Università  di  Copenaghen,  la  notorietà  di
 la miglior cosa da fare è distogliere lo sguardo e dimen-  Nietzsche aveva cominciato a crescere, prima lentamen-
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 ticare» .  Per  Cosima,  che  non  perdonò  mai  l’antico  te, poi in modo inarrestabile e travolgente. Nel 1889 i
 discepolo  del  marito,  nemmeno  durante  la  sua  tragica  libri  di  Nietzsche  non  si  trovavano  nelle  biblioteche




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