Page 295 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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Brandes  si  bevve  il  curriculum  ma  restò  molto  per-
 renze  Brandes  gli  chiedeva  anche  di  fargli  avere  una
 fotografia e un breve “curriculum vitae” per poter me-  plesso  davanti  alla  fotografia:  non  corrispondeva  per
 glio illustrare agli studenti e agli ascoltatori la sua figura.  nulla all’immagine che si era fatto di Nietzsche leggendo
 Nietzsche mandò l’una e l’altro. Il “curriculum” iniziava  le sue opere al fulmicotone. «Lei deve avere un aspetto
 così: «Sono nato il 15 ottobre 1844 sul campo di batta-  diverso» gli scrive, «chi ha scritto Zarathustra deve avere
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 glia di Lutzen...»  e proseguiva sullo stesso tono con un  incisi  nel  suo  volto  molti  più  misteri» .  Lo  avevano
 racconto dove, come nota Janz, di preciso e di reale c’è  colpito l’aria borghese di Nietzsche, il viso inoffensivo,
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 quasi solo la data di nascita . Si spaccia per nobile po-  privo di mobilità e quasi di espressione.
 lacco, discendente da certi Niezky, la nonna era impa-  Pregustando  l’incipiente  successo  Nietzsche  si  fece
 rentata nientemeno che con Goethe e Schiller, lui è un  fare  un  vestito  nuovo,  per  rendersi  più  presentabile,  e
 ex ufficiale di artiglieria a cavallo e si intende di sciabola  all’amico Paul Deussen, verso il quale covava una certa,
 e  cannoni,  ha  fondato  il  Circolo  filologico  di  Lipsia  e  segreta,  invidiuzza  perché,  da  lui  sempre  disprezzato,
 così via. Quella d’essere un nobile polacco era una fissa  era  diventato  uno  studioso  famoso,  scrive  trionfante:
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 che gli era venuta da qualche tempo, un po’ in odio ai  «Sic incipit gloria mundi» .
 tedeschi e molto per la sua attrazione per l’aristocrazia,  Ma a parte queste bambinate aveva ragione di essere
 che nei suoi libri è aristocrazia dello spirito e del gusto,  al settimo cielo. Quello di Copenaghen era un segnale
 ma nella vita è la nobiltà in carne ed ossa, di sangue e di  importante. Che veniva ad aggiungersi ad altri. Da qual-
 titolo,  anche  se  poi,  in  cuor  suo,  la  disprezzava  e  la  che tempo era in corrispondenza con Taine, Brahms gli
 considerava  una  massa  di  fannulloni.  Era  l’“inferiority  aveva scritto, lo leggeva e lo stimava, di lì a poco sareb-
 complex” del piccolo borghese di provincia di cui non  be  entrato  in  contatto  con  August  Strindberg,  Ferdi-
 era riuscito a liberarsi del tutto. Va da sé che, nonostante  nand  Avenarius  gli  aveva  proposto  di  collaborare  alla
 le più accurate ricerche e pur risalendo alle più lontane  sua prestigiosa rivista «Der Kunstwart» e lui si era preso
 generazioni  raggiungibili,  non  è  stato  trovato  un  solo  il lusso di dirgli di no ribadendo la sua idiosincrasia per
 antenato polacco di Nietzsche, né nobile né plebeo. Ci  i  giornali,  da  New  York  il  professor  Karl  Knortz  gli
 sono  piuttosto  dei  macellai  tedeschi.  E,  naturalmente,  faceva sapere che presto avrebbe pubblicato un saggio
 sua nonna non era imparentata con Goethe e Schiller,  sui suoi scritti in una delle più importanti riviste ameri-
 durante  il  servizio  militare  aveva  raggiunto  a  fatica  il  cane, lettere gli erano giunte anche da Baltimora. A set-
 grado di “appuntato” e il Circolo filologico di Lipsia lo  tembre Il caso Wagner avrebbe fatto scalpore in Francia
 aveva fondato Ritschl. Da quell’ingenuo fanciullone, mai  e persino in Russia, mentre a Vienna esisteva da tempo
 veramente cresciuto che era, Nietzsche cercava di “farsi  un circolo di simpatizzanti che si era andato infoltendo.
 bello”  (irresistibile  impulso  che  aveva  attribuito  alle  Da  Berlino un  gruppo  di ammiratori, che  volevano  ri-
 donne, ma che, evidentemente, non era solo loro) davan-  manere  anonimi,  gli  fece  avere,  tramite  Deussen,  2000
 ti all’importante ammiratore e ai suoi ascoltatori, sten-  marchi come sostegno alla pubblicazione delle sue ope-
 dendo sul suo tappeto tutta la mercanzia che, secondo  re e altri 1000 gli arrivarono, per lo stesso motivo, dal-
 lui, poteva dargli lustro, compreso, come ci tenne a sot-  l’amica  Meta  von  Salis.  Le  riviste  tedesche  e  svizzere,
 tolineare,  lo  stesso  battito  di  polso  di  Napoleone.  Ma  che lo avevano fino ad allora sistematicamente ignorato,
 quest’ultimo particolare, almeno, era vero.  cominciavano ad accorgersi di lui, sia pure per stroncar-




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