Page 294 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
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Brandes  si  bevve  il  curriculum  ma  restò  molto  per-
                   renze  Brandes  gli  chiedeva  anche  di  fargli  avere  una
                   fotografia e un breve “curriculum vitae” per poter me-                 plesso  davanti  alla  fotografia:  non  corrispondeva  per
                   glio illustrare agli studenti e agli ascoltatori la sua figura.        nulla all’immagine che si era fatto di Nietzsche leggendo
                   Nietzsche mandò l’una e l’altro. Il “curriculum” iniziava              le sue opere al fulmicotone. «Lei deve avere un aspetto
                   così: «Sono nato il 15 ottobre 1844 sul campo di batta-                diverso» gli scrive, «chi ha scritto Zarathustra deve avere
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                   glia di Lutzen...»  e proseguiva sullo stesso tono con un              incisi  nel  suo  volto  molti  più  misteri» .  Lo  avevano
                   racconto dove, come nota Janz, di preciso e di reale c’è               colpito l’aria borghese di Nietzsche, il viso inoffensivo,
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                   quasi solo la data di nascita . Si spaccia per nobile po-              privo di mobilità e quasi di espressione.
                   lacco, discendente da certi Niezky, la nonna era impa-                   Pregustando  l’incipiente  successo  Nietzsche  si  fece
                   rentata nientemeno che con Goethe e Schiller, lui è un                 fare  un  vestito  nuovo,  per  rendersi  più  presentabile,  e
                   ex ufficiale di artiglieria a cavallo e si intende di sciabola         all’amico Paul Deussen, verso il quale covava una certa,
                   e  cannoni,  ha  fondato  il  Circolo  filologico  di  Lipsia  e       segreta,  invidiuzza  perché,  da  lui  sempre  disprezzato,
                   così via. Quella d’essere un nobile polacco era una fissa              era  diventato  uno  studioso  famoso,  scrive  trionfante:
                                                                                                                   21
                   che gli era venuta da qualche tempo, un po’ in odio ai                 «Sic incipit gloria mundi» .
                   tedeschi e molto per la sua attrazione per l’aristocrazia,               Ma a parte queste bambinate aveva ragione di essere
                   che nei suoi libri è aristocrazia dello spirito e del gusto,           al settimo cielo. Quello di Copenaghen era un segnale
                   ma nella vita è la nobiltà in carne ed ossa, di sangue e di            importante. Che veniva ad aggiungersi ad altri. Da qual-
                   titolo,  anche  se  poi,  in  cuor  suo,  la  disprezzava  e  la       che tempo era in corrispondenza con Taine, Brahms gli
                   considerava  una  massa  di  fannulloni.  Era  l’“inferiority          aveva scritto, lo leggeva e lo stimava, di lì a poco sareb-
                   complex” del piccolo borghese di provincia di cui non                  be  entrato  in  contatto  con  August  Strindberg,  Ferdi-
                   era riuscito a liberarsi del tutto. Va da sé che, nonostante           nand  Avenarius  gli  aveva  proposto  di  collaborare  alla
                   le più accurate ricerche e pur risalendo alle più lontane              sua prestigiosa rivista «Der Kunstwart» e lui si era preso
                   generazioni  raggiungibili,  non  è  stato  trovato  un  solo          il lusso di dirgli di no ribadendo la sua idiosincrasia per
                   antenato polacco di Nietzsche, né nobile né plebeo. Ci                 i  giornali,  da  New  York  il  professor  Karl  Knortz  gli
                   sono  piuttosto  dei  macellai  tedeschi.  E,  naturalmente,           faceva sapere che presto avrebbe pubblicato un saggio
                   sua nonna non era imparentata con Goethe e Schiller,                   sui suoi scritti in una delle più importanti riviste ameri-
                   durante  il  servizio  militare  aveva  raggiunto  a  fatica  il       cane, lettere gli erano giunte anche da Baltimora. A set-
                   grado di “appuntato” e il Circolo filologico di Lipsia lo              tembre Il caso Wagner avrebbe fatto scalpore in Francia
                   aveva fondato Ritschl. Da quell’ingenuo fanciullone, mai               e persino in Russia, mentre a Vienna esisteva da tempo
                   veramente cresciuto che era, Nietzsche cercava di “farsi               un circolo di simpatizzanti che si era andato infoltendo.
                   bello”  (irresistibile  impulso  che  aveva  attribuito  alle          Da Berlino  un gruppo di  ammiratori, che volevano ri-
                   donne, ma che, evidentemente, non era solo loro) davan-                manere  anonimi,  gli  fece  avere,  tramite  Deussen,  2000
                   ti all’importante ammiratore e ai suoi ascoltatori, sten-              marchi come sostegno alla pubblicazione delle sue ope-
                   dendo sul suo tappeto tutta la mercanzia che, secondo                  re e altri 1000 gli arrivarono, per lo stesso motivo, dal-
                   lui, poteva dargli lustro, compreso, come ci tenne a sot-              l’amica  Meta  von  Salis.  Le  riviste  tedesche  e  svizzere,
                   tolineare,  lo  stesso  battito  di  polso  di  Napoleone.  Ma         che lo avevano fino ad allora sistematicamente ignorato,
                   quest’ultimo particolare, almeno, era vero.                            cominciavano ad accorgersi di lui, sia pure per stroncar-




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