Page 27 - Nietzsche - L'apolide dell'esistenza
P. 27

Nel  frattempo  la  famiglia,  che  aveva  perduto  la  zia
                   bolla  impermeabile  alla  realtà  e  da  essa  lontanissima.
 Auguste  e  la  nonna  Erdmuthe,  morte  nel  1855  e  nel  no  rigorosamente  fuori  da  quelle  aule.  Pforta  era  una
 1856, mentre la zia Rosalie aveva sloggiato, si era trasfe-  Grazie all’impostazione militaresca si faceva però an-
 rita nella casa di Weingarten 18 che la madre acquisterà  che un po’ di sport: ginnastica e soprattutto nuoto, sulla
 nel 1876.         Saale, dove Nietzsche, pur senza distinguersi, se la cava-
 Nel  settembre  del  1858  viene  offerto  a  Franziska  va discretamente.
 Nietzsche un posto gratuito per il figlio, come interno,  A scuola va bene, è spesso primo del suo corso, ma
 nel Collegio Reale di Pforta, uno dei più prestigiosi isti-  non sempre, anche perché zoppica vistosamente in ma-
 tuti  superiori  della  Prussia.  La  proposta  è  dovuta  al  tematica.  Comunque  non  è  un  “secchione”,  non  più
 buon  andamento  scolastico  di  Nietzsche  ma  anche  al  degli  altri  perlomeno.  Anche  a  Pforta  non  lega  molto
 fatto  che  è  orfano.  Per  quanto  Pforta  disti  soltanto  con i compagni. È contrario al fumo, beve pochissimo
 un’ora di cammino da Naumburg e Nietzsche conservi  vino, alla birra preferisce, come una vecchia zia, i dol-
 per tutti i cinque anni che vi rimarrà stretti ed affettuo-  ciumi, le tazze di cioccolato e di tè, evita i giochi chias-
 sissimi rapporti con la madre e la sorella, è la fine del-  sosi e nelle questioni di sesso è pudicissimo. Si lamenta,
 l’infanzia, se mai ne aveva avuta una.  nei  suoi  diari,  che  a  Jena,  dove  si  è  recato  in  gita,  «si
 A  Pforta  la  disciplina  è  severissima,  militaresca,  gli  corre  un  po’  troppo  la  cavallina»  e  l’incontro  casuale
 orari ferrei, scanditi ora per ora, e anche il pochissimo  con un’associazione di goliardi, «famigerata per le bevu-
                                              18
 tempo libero è regolamentato e controllato. Come scrive  te  e  i  duelli»,  lo  scandalizza .  È  naturale  che  un  tipo
 Janz, «Pforta aveva una grande somiglianza con le acca-  così non avesse alcun ascendente sui compagni e vivesse
 17
 demie dei cadetti prussiani» . La sveglia è alle quattro,  in un onesto anonimato. Il giovane Nietzsche era tutto
 si può poltrire un po’ ma alle cinque arrivano gli ispet-  fuorché un leader.
 tori che buttano tutti giù dal letto, ci si mette qualcosa  Anche dai diari di questi primi anni di Pforta esce la
 addosso, si va in bagno, ma in dieci minuti si deve rien-  figura di un adolescente grigio, ligio, che non contesta
 trare  in  camera  per  vestirsi  di  tutto  punto  ed  essere  nulla, né la scuola, né i professori, né la famiglia, né i
 pronti al suono della campana delle 5 e 25 che annuncia  conoscenti (tutti «care persone»), né, tanto meno, quel-
 che bisogna recarsi all’oratorio per la preghiera. Alle sei,  lo  che  oggi  chiameremmo  il  “sistema”:  sta  al  giudizio
 dopo la colazione, iniziano le lezioni che durano fino a  degli adulti, pensa come loro, vede con i loro occhi, ne
 mezzogiorno.  Pranzo.  Dall’una  alle  due  riposo.  Dalle  ripete pappagallescamente le frasi, le convinzioni mora-
 due alle cinque lezioni. Dalle cinque alle sette ricreazio-  li, politiche e persino estetiche. Nell’ottobre del 1859, a
 ne in giardino. Cena, preghiera e a letto. Ogni ragazzo  quindici  anni,  fa  un  elenco  delle  sue  “passioni”.  Se  si
 delle classi inferiori è affidato a uno delle superiori, un  esclude  la  musica,  sono  tutte  scolastiche:  botanica,
 “prefetto”, in modo che ci sia un controllo reciproco.  astronomia,  mitologia,  storia,  letteratura,  geografia  e
 L’indirizzo  di  Pforta  era  prettamente  umanistico,  si  persino l’alto tedesco, non c’è uno sport né un gioco da
 studiava il greco, il latino, il mondo antico, la filologia  e  ragazzi. Del resto Nietzsche riesce a rendere libreschi e
 i classici tedeschi, Goethe e Schiller su tutti. Il clima era  pedanti anche i suoi rari giochi su cui, con maniacalità
 permeato da un conservatorismo monarchico e bigotto,  ordinatoria,  scrive  delle  relazioni  che  sottopone  poi  ai
 ma la politica e anche la vita di tutti i giorni rimaneva-  suoi amici, Pinder e Krug.




 32                                         33





           0040.testo.indd   33                                     30-11-2009   12:13:16
   22   23   24   25   26   27   28   29   30   31   32